Famiglia

Bimbi fuori dagli istituti Ma è un sogno di Carta

Case famiglia e centri di pronto intervento e servizi sperimentali per strappare alla “reclusione” 16 mila minori. E far risparmiare allo Stato 14 miliardi l’anno

di Redazione

Èin arrivo un?altra Carta, l?ennesima, per tutelare i minori. Visto l?esito desolante prodotto dalle altre, che si parlasse di informazione o di spettacoli tv, c?è poco da rallegrarsi. Di diritti di carta infatti i bambini ne hanno ormai a bizzeffe: da quelli targati ?Onu? a quelli sanzionati dalla furia autoregolamentatoria dell?ordine professionale di turno. Il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) non vorrebbe tuttavia limitarsi all?enunciazione di principi sui bambini, in questo caso gli oltre 16 mila minori che vivono negli istituti italiani. Dove vive lo 0,15% di tutti gli ?under 18? italiani, la maggior parte (il 68%) ha tra 0 e 14 anni; il 49% trascorre in istituto fino a due anni. Per garantire loro, ma anche ai molti altri bambini in difficoltà, una migliore qualità dell?assistenza, un ambiente più idoneo, un?accoglienza a misura di bambino, il Cnca ha messo a punto una Carta dei servizi che prevede l?introduzione di case famiglia, comunità alloggio, centri di pronto intervento in luogo della istituzionalizzazione dei minori. La Carta stabilisce anche il numero massimo di bambini che una struttura può accogliere: 6 la casa famiglia; 8 la comunità; 8 il centro di pronto intervento. E? prevista anche la realizzazione di servizi sperimentali come: comunità con bambini e genitori tossicodipendenti, e comunità per ragazze con problemi di prostituzione. Il rapporto minimo utenti-operatori è stabilito in uno a tre e molta attenzione è posta alla formazione professionale dell?operatore. La proposta del Cnca prevede la creazione di un albo dei servizi per i minori ai fini del riconoscimento di idoneità professionale e la realizzazione di una rete di strutture non residenziali: centri di aggregazione giovanile e sostegno educativo domiciliare (al fine di prevenire il disagio e il rischio di allontanamento dal nucleo familiare). La Carta infine mette a fuoco anche il problema dei costi dei servizi e indica in 150 mila lire di media la retta giornaliera per i centri residenziali e di 80 mila quella per i centri diurni. D?altra parte, secondo una recente ricerca dello stesso Cnca, togliere mille minori da un istituto comporta in termini strettamente economici un risparmio per lo stato di 14 miliardi l?anno. G. P.


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