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Telefono Azzurro: al via campagna per minori stranieri in Italia

In Italia sono 40mila. Di quasi 1.500 si sono perse le tracce. Solo nel Lazio, 8mila sono costretti all'accattonaggio. Il progetto di Telefono Azzurro per salvarli

di Benedetta Verrini

Migliaia i bambini stranieri tra i 2 e i 12 anni costretti all’accattonaggio, cosi’ come quelli ”scomparsi” una volta giunti nel nostro paese: a lanciare l’allarme è Telefono Azzurro, che lancia una campagna di sensibilizzazione, presentata oggi a Roma, dedicata al tema del disagio dei minori stranieri in Italia.
L’iniziativa partira’ nei prossimi giorni con uno spot pubblicitario sulle reti Rai e Mediaset oltre che alla radio, e si propone, come ha sottolineato il presidente Ernesto Caffo, di fornire un quadro chiaro e dettagliato della situazione dei bambini e adolescenti stranieri che vivono nel nostro paese. “I dati raccolti dalla nostra associazione – ha spiegato – evidenziano situazioni di particolari gravita’ peraltro sempre piu’ diffuse”.

Dati Eurispes alla mano, i bambini stranieri in Italia nel 2005 sono arrivati a 40 mila, crescendo del 20 per cento rispetto all’anno precedente. “Dietro le cifre si nasconde a volte un mondo oscuro”, ha commentato Caffo. Al 31 dicembre 2005, i casi “aperti” relativi ai minori scomparsi in Italia sono stati 1.476.
Solo nel Lazio, invece, si stima, in base alle denunce raccolte dall’associazione, siano 8mila i bambini dai 2 ai 12 anni che ogni giorno sono costretti a svolgere attivita’ di accattonaggio per un giro d’affari pari a 150 milioni di euro all’anno. “A questi bimbi, particolarmente esposti al rischio di subire violenze e cadere vittima di reti di trafficanti, noi vogliamo dare risposte concrete – ha aggiunto il presidente di Telefono Azzurro – e noi rispondiamo a questa loro domanda intervenendo preventivamente e con strumenti adeguati”.
In concreto attraverso i “Centri polivalenti territoriali”, nati per rispondere ai bisogni specifici del territorio. Fondamentale per un intervento efficace e tempestivo, il lavoro di rete e di collaborazione con le agenzie del territorio, in particolare con le forze dell’ordine e le istituzioni. Attualmente, oltre ai centri di Milano, Roma, Bologna, Treviso e Palermo gia’ funzionanti, ne sorgeranno altri, nei prossimi mesi, nelle citta’ di Padova, Bari, Firenze e Napoli. Per chi volesse contribuire finanziariamente ai suoi centri in tutte le regioni d’Italia, dal 29 aprile al primo maggio sara’ possibile acquistare un’ortensia in duemila piazze italiane.

Per affrontare le diverse problematiche relative ai minori stranieri, Telefono Azzurro mette a disposizione la sua esperienza e la sua capacita’ di operare sul territorio lanciando una campagna di sensibilizzazione ”perche’ In Italia non devono piu’ esistere i bambini ‘stranieri’, devono esistere solo bambini”. I fondi che verranno raccolti quest’anno con la tradizionale distribuzione delle ortensie contribuiranno alla creazione di ”centri territoriali” dotati di un carattere polivalente.
I centri nascono con l’obiettivo di rispondere ai bisogni specifici del territorio, agendo in maniera sempre piu’ tempestiva ed efficace a tutela di bambini e adolescenti italiani e stranieri, anche grazie alla rete di collaborazione tra l’Associazione, i Servizi Socio Sanitari, le Forze dell’Ordine, le Istituzioni e le scuole del territorio.

I centri territoriali, spiega l’Associazione, rappresentano il primo, piu’ immediato sostegno per i minori stranieri e italiani sia nelle situazioni che richiedono un vero e proprio intervento in emergenza, sia nei casi di consulenza, in cui un bambino o un adolescente sente il bisogno di essere aiutato o ascoltato.
Nello specifico, le richieste di aiuto provenienti da bambini e adolescenti stranieri che vivono in famiglia, mettono in evidenza non solo casi di abuso, maltrattamento e disagio, ma anche situazioni in cui la difficolta’ e’ rappresentata da motivi di incomprensione e di conflitto.
Sono 415 mila le famiglie i cui componenti sono tutti stranieri. Il 20% della popolazione straniera residente nel nostro paese e’ composta da bambini o adolescenti. La stragrande maggioranza dei 500 mila bambini stranieri resistenti in Italia vive con la propria famiglia di origine. Si tratta nella maggior parte dei casi di bambini e giovani che, come i loro coetanei italiani, frequentano la scuola ed hanno una fitta rete di relazioni con compagni e adulti. Non sorprende quindi che soffrano di difficolta’ e disagi analoghi a quelli dei bambini italiani, cosi’ come dimostrano le richieste di aiuto giunte al Telefono Azzurro negli ultimi sette anni.
I dati rispetto alle problematiche riferite a bambini e adolescenti italiani e stranieri rilevano che il 32,6% lamenta forte disagio in merito al rapporto con i genitori, il 9,2% attribuisce alle relazioni con i coetanei i propri problemi e l’8,2% e’ vittima di situazioni di trascuratezza.

Se le difficolta’ sono simili, le cause possono essere diverse: per questo motivo, Telefono Azzurro ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione dedicata al tema del disagio dei minori stranieri in Italia. In particolare, e’ stata realizzata una guida dal titolo ”Il disagio del bambino e dell’adolescente straniero”, nella quale sono state analizzate le problematiche piu’ diffuse e le principali motivazioni che possono essere all’origine di queste forme di disagio.
Tale pubblicazione, scaricabile dal sito www.azzurro.it, sara’ inoltre distribuita presso operatori del territorio e docenti, con lo scopo di diffondere le conoscenze e le informazioni necessarie a comprendere meglio le situazioni dei bambini, dei giovani e delle famiglie che incontrano, e a promuovere e a facilitare dialogo e comprensione tra i bambini, i giovani e gli adulti che li circondano.
L’attivita’ di Telefono Azzurro si concentrera’, oltre che sulla prevenzione, con la pubblicazione del Quaderno, e sull’aiuto concreto con la realizzazione dei Centri Territoriali, anche sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

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