Formazione

UE: Soglia 0,9% Ogm anche per prodotti bio

Ferma opposizione alla contaminazione da Ogm del biologico. E' la Coldiretti a esprimerla chiedendo tolleranza zero per il biotech in occasione della discussione al Parlamento europeo in materia

di Redazione

La commissione agricoltura del Parlamento europeo ha respinto, oggi a Bruxelles, un emendamento presentato dai colleghi della commissione ambiente, nel quale si diceva di non applicare alla produzione biologica la normativa sulla presenza accidentale negli alimenti di organismi geneticamente modificati (Ogm) autorizzati nell’Ue. La normativa europea prevede infatti una presenza accidentale di Ogm negli alimenti che non puo’ superare la soglia dello 0,9%.
Ferma opposizione alla contaminazione da Ogm del biologico, un settore dove l’Italia ha la leadership europea. E’ la Coldiretti a esprimerla chiedendo tolleranza zero per il biotech in occasione della discussione al Parlamento europeo in materia di biologico e organismi geneticamente modificati in merito alla proposta della Commissione che vorrebbe introdurre nel biologico una soglia di contaminazione fino allo 0,9%. “I consumi degli italiani nel settore “bio” – rileva la Coldiretti – sono stimabili in 1,5 miliardi di euro. L’Italia e’, inoltre, quarto produttore mondiale e primo nella Ue, con un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell’Unione, ha la responsabilita’ – continua la Coldiretti – di svolgere un ruolo di avanguardia a livello comunitario per difendere il settore dai rischi concreti di perdita di credibilita’ e mercati. Peraltro, ha il primato nel Vecchio Continente e aumenta del 12 per cento i terreni coltivati che superano il milione di ettari (1.067.101,66 ettari) e del 22 per cento il numero di imprese agricole coinvolte (49.859)”. “I principali orientamenti produttivi – sottolinea Coldiretti – interessano foraggi, prati e pascoli, e cereali, che nel loro insieme rappresentano oltre il 70 per cento circa della superficie ad agricoltura biologica mentre seguono, nell’ordine, le coltivazioni arboree (olivo, vite, agrumi, frutta) e le colture industriali. Per le produzioni animali risultano allevati con metodo biologico 222.516 bovini da latte e carne, 825.274 ovi-caprini, 977.537 polli, 31.338 suini, 1.293, conigli e 72.241 alveari di api. L’ipotesi al vaglio delle Autorita’ comunitarie e nazionali – conclude la Coldiretti – va in senso opposto alla sensibilita’ dei cittadini dove si registra una crescente contrarieta’ agli organismi geneticamente modificati nel piatto con il parallelo aumento del numero di italiani che consumano prodotti tipici e biologici”.


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