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Bamako: Italia lancerà piano d’azione per le donne

La cooperazione itailana lancerà un piano d'azione per l’empowerment delle donne in Africa Occidentale in occasione della conferenza di Bamako.

di Emanuela Citterio

Nel corso della conferenza ?Le donne protagoniste: dialogo tra i Paesi dell?Africa Occidentale e la Cooperazione Italiana? che si terrà a Bamako, Mali il 2 e 3 marzo, la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri Italiano lancerà uno specifico ?Piano d?Azione per l?empowerment delle donne in Africa Occidentale?, avviando così un dialogo con le istituzioni e i rappresentanti della società civile dei paesi dell?area e dell?Italia, in modo da favorire la partecipazione delle donne africane nella definizione delle priorità e delle modalità di intervento del Piano d?Azione. A tal fine sono state invitati a partecipare i 18 Paesi dell?area, le reti africane dell?associazionismo femminile, le reti solidali transnazionali, le istituzioni locali, insieme alle agenzie bilaterali e multilaterali di cooperazione e i rappresentanti di ONG italiane, internazionali e africane.

“Il Convegno di Bamako vuole essere un primo importante passo per un ?dialogo di cooperazione? aperto e continuo con le differenti realtà regionali africane” si legge in una nota del ministero degli Esteri. “La conferenza si inserisce in un momento di particolare interesse per la cooperazione italiana che sta affrontando una riforma strutturale e che si è data l?impegno di agire con maggiore efficacia all?interno del contesto internazionale . La DGCS infatti, nell?ambito degli impegni e delle iniziative per il raggiungimento degli obiettivi del millennio e del nuovo quadro di criteri su cui si sono articolate le quattro giornate dei Forum sulla cooperazione di cui una è stata dedicata alle Tematiche di genere , intende incrementare le attività di cooperazione con i paesi dell?Africa Occidentale”.

“L?incontro di Bamako rappresenta quindi il primo momento di un processo di trasformazione delle modalità e della ?prassi? di cooperazione” prosegue la nota “Partire da questo presupposto dunque, significa capovolgere la visione che vede le donne e tutta la popolazione femminile del sud del mondo esclusivamente come vittime. Certamente le vulnerabilità e le situazioni di particolare crisi non vanno taciute, ma occorre che le stesse donne africane siano identificate come interlocutrici nel dialogo di cooperazione affinché abbiano la possibilità di intervenire da più parti nel processo di definizione delle priorità operative e delle modalità di del ?Piano d?Azione? che le riguarda”.

“Il seminario ha dunque la finalità di fornire una visione complessiva delle politiche di genere, aprendo un dialogo con i soggetti interessati. Di particolare importanza per il dialogo saranno i lavori di gruppo organizzati secondo le priorità che emergono dal Protocollo di Maputo e dall? operato della cooperazione italiana non solo promossa dalla cooperazine italiana, ma anche di altri soggetti delle istituzioni e della società civile”.

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