Formazione

Il sostegno a distanza si iscrive all’anagrafe

Riparte da Torino il Forum Sad: prende corpo un network costituito da associazioni, enti locali, media e governo per promuovere il sostegno a distanza

di Redazione

Riparte da Torino il Forum Sad. All?ottavo convegno nazionale, che ha riunito oltre 40 organizzazioni, prende corpo un network costituito da associazioni, enti locali, media e governo per promuovere il sostegno a distanza. Nel segno di regole chiare e di un censimento del settore. E di una banca delle buone idee, ponte tra profit e non profit.

C?è voglia di ricominciare in casa delle associazioni del sostegno a distanza. Dopo la bufera di novembre scorso, quando Corrado Oppedisano, presidente di Ccs ed ex portavoce di Forum Sad, è finito in manette per appropriazione indebita di fondi destinati ai bimbi dei Paesi in via di sviluppo, tornano sprazzi di sereno sull?organizzazione.

Intanto, l?ottavo Forum nazionale, che ha riunito a Torino il 17 e il 18 febbraio oltre 40 associazioni, sancisce la pace mediatica con Raffaella Carrà.

Al debutto dello show Amore, lo scontro fu duro. Forum Sad polemizzò accusandola di confondere l?adozione con il sostegno. Ora con la partecipazione di Raffa al Forum, per la serata Comunicare il sostegno a distanza, le vecchie ruggini sono diventate opportunità di collaborazione, e la Carrà si è detta disponibile a diventare una sorta di ?testimonial? del sostegno a distanza. Altro capitolo è la ricerca di una collocazione autonoma del settore, diversa dalle adozioni internazionali ma vicina a quella della cooperazione. La richiesta, che parte dagli stati generali del Forum, è di lanciare, in accordo con il governo, un censimento di tutte le associazioni per creare una sorta di anagrafe nazionale del comparto. «Non sarà solo un indirizzario», annuncia Vincenzo Curatola, portavoce di Forum Sad, «ma uno strumento di monitoraggio e controllo costante, grazie anche al contributo degli enti locali». Sono oltre due milioni gli italiani hanno aderito a progetti di sostegno a distanza, per circa 600/700 milioni di euro movimentati all?anno. «Perciò serve la massima trasparenza», continua Curatola, «e regole certe per fare emergere il sommerso». «C?è bisogno dell?aiuto del governo», incalza Adriano Labbucci, portavoce dell?Elsad, il coordinamento degli enti locali per il sostegno a distanza. «Non solo per mettere a punto il meccanismo del censimento e rafforzare la credibilità del settore, ma anche per stabilire un tavolo operativo di confronto con le istituzioni». Il governo, rappresentato all?incontro del Forum dal sottosegretario alla Solidarietà Cecilia Donaggio, non si tira indietro. Anzi accoglie anche la proposta di dedicare una settimana, nel mese di maggio, al sostegno a distanza. Tuttavia le risorse non abbondano. «Con la separazione delle politiche sociali dal dicastero del Welfare», ha ricordato Cecilia Donaggio, «i fondi sono dimezzati. Oggi c?è sempre più bisogno del coinvolgimento dei privati». Allo studio del ministero c?è una banca delle buone idee, che metta in contatto progetti validi e i donatori, nuovo ponte tra profit e non profit.

Della partita anche l?Agenzia per le onlus, che si è dimostrata pienamente disponibile a collaborare con l?Elsad e con il Forum Sad, nel garantire la trasparenza dell?operato delle associazioni.

Cos'è il Forumsad?

L?associazione Forum permanente per il sostegno a distanza – Forum Sad si è costituita il 21 settembre 2004. A gennaio 2007 erano 40 le organizzazioni che vi aderiscono formalmente, per un totale di circa un milione di sostenitori e 2,5 milioni di beneficiari di progetti di solidarietà in oltre 110 Paesi del mondo.Il Forum Sad raccoglie l?eredità dei Forum, che dal 1999 al 2003 venivano organizzati da un comitato promotore composto dalla Gabbianella e altre associazioni. Il primo e unico censimento di settore è stato realizzato nel 2000 in collaborazione con l?università Cattolica di Milano.

www.forumsad.it


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