Famiglia
Chiacchiere, yoga e massaggi per mamme di tutti i colori
A Milano una casa speciale: un centro di mediazione educativa interculturale, punto di incontro e formazione per persone provenienti da culture differenti, di Silvia Gelmini
di Redazione
La Casa di tutti i colori è un centro di mediazione educativa interculturale, punto di incontro e formazione per persone provenienti da Paesi e culture differenti. La struttura, operativa dal 2000, fa parte della cooperativa Farsi Prossimo. Obiettivo: garantire e promuovere le pari opportunità nella formazione e nell?accesso ai servizi della città di Milano. Riconosciuta dalla Provincia di Milano e accreditata come ente di formazione dalla Regione Lombardia, è uno spazio di ricerca e progettazione sui temi dell?infanzia e delle relazioni educative in ambito multiculturale, aperto al confronto con realtà istituzionali e associative.
Situata all?interno della parrocchia Santa Maria Bianca della Misericordia, in un edificio ristrutturato del ?400, il centro è provvisto di uno spazio nido, che ospita bambini italiani e stranieri tra i 12 e 36 mesi. La Casa offre degli spazi d?incontro, dove famiglie italiane e straniere con bimbi da uno a tre anni hanno la possibilità di condividere alcune attività, tra cui corsi di yoga, laboratori di gioco e massaggio per neonati che coinvolgono contemporaneamente genitori e figli, curandone non solo la sfera multiculturale, ma anche la dimensione emotiva e relazionale. Gli adulti, in particolar modo le mamme, possono confrontarsi su tematiche legate alla propria esperienza educativa, con attività guidate da educatrici e mediatrici linguistico-culturali. Oltre alle attività per i bambini, il centro organizza anche laboratori come il corso di italiano Prendere la parola, rivolto a donne straniere per favorirne l?inserimento sociale; il laboratorio di italiano Un mondo di parole per preadolescenti stranieri; infine, un doposcuola per ragazzi, contro i fenomeni di disagio e di dispersione scolastica.
Rossana Siboni, responsabile del centro, spiega: «Le entrate, che permettono lo svolgimento di queste attività e la vita della struttura stessa, provengono da diverse fonti: una parte da privati (le rette del nido e qualche donazione), poi ci sono gli enti pubblici con i quali convenzioniamo alcuni interventi (come il progetto di sostegno nelle scuole, nato in collaborazione con il Distretto 4 dell?Asl Milano 2) o che ci finanziano alcuni progetti. Altri sono sostenuti con i contributi delle fondazioni». Il fatto che non esistano finanziamenti fissi, ma che cambino in base al progetto intrapreso, crea, talvolta, delle difficoltà nella continuità delle attività e degli interventi. Le entrate del centro sono funzionali alle attività, al funzionamento della struttura e al personale, fondamentale negli interventi a favore delle persone.
«La Casa di tutti i colori si avvale di un?équipe multidisciplinare stabile», prosegue la Siboni, nonché della collaborazione di una rete di mediatori culturali, animatori e insegnanti, nonché di educatori ed esperti specifici per i laboratori. È proprio la ricchezza e la varietà delle attività proposte che fa sì che i collaboratori si alternino e varino a seconda del progetto, garantendo una specificità educativa e un approccio sensibile e professionale agli utenti. Anche il numero dei volontari cambia in base al progetto in atto, «dai tre – quattro storici a quelli che di volta in volta si rendono disponibili per le attività proposte», spiega la coordinatrice. Attualmente è presente anche una ragazza in servizio civile.
Casa di tutti i colori
via Mancinelli 3
20131
Milano
tel. 02.28340561 – 02.26117146
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