Leggi

Banche private? L’Italia ci sta pensando

Cellule staminali/ Crescono le esportazioni: 340 richieste al mese. In Italia si possono conservare solo le cellule donate o «dedicate»

di Sara De Carli

Donare o imbancare? Questo è il dilemma su cui si arrovellano le mamme alla vigilia del parto. Anche se il 95% lascia semplicemente che il cordone lo buttino. In Italia in realtà il cordone ombelicale – e le cellule staminali che contiene – lo si può solo donare. Partendo dal fatto che il sangue non può essere fonte di profitto (legge 219/2005), a vietare la conservazione autologa è un?ordinanza ministeriale rinnovata di anno in anno dal 2002: quella in vigore scade il 13 aprile. L?ordinanza vieta la nascita di banche private e autorizza la conservazione per uso autologo solo per il bimbo nato malato o in presenza di famigliari già malati (donazione dedicata).

Le richieste di tenere per sé il cordone, però, aumentano. Nel 2006 sono stati circa 1.800 i nulla osta concessi dal ministero della Sanità a esportare sangue cordonale per conservazione autologa e ultimamente i counselling sono raddoppiati, arrivando a 340 al mese. Donare però non è semplice. Il sistema delle banche del cordone ombelicale è costituito da 16 banche e 256 punti di raccolta. Dona solo il 5% delle mamme, 30mila l?anno su 500mila parti: per mancanza di strutture e di personale non è possibile donare in tutti gli ospedali, né se il parto avviene di sabato, domenica o di notte. Per non dire della recente chiusura della banca di Sciacca: un blitz della Guardia di Finanza ha scoperto che non venivano effettuati alcuni controlli a 6 e a 12 mesi dal parto. Il nuovo direttore, Pasquale Gallerano, ha detto che il 29 gennaio è rientrato in servizio il personale, che sta richiamando le mamme che hanno partorito nel 2006 per fare i controlli e ?salvare? le 2.419 unità dell?anno.

Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti e responsabile dei counselling, spiega che il sistema «va migliorato. Un decreto attuativo della legge sul sangue dovrebbe riorganizzarlo. Intanto il 1° febbraio al Galliera di Genova è partito il registro unico per la ricerca di cordoni. E il ministero sta valutando se il sistema sanitario debba tener conto del desiderio di conservazione autologa. Escluderei le banche private». Ma in Parlamento c?è già una proposta di legge, prima firmataria l?onorevole Donatella Poretti (Rosa nel pugno), che chiede di istituire banche private: stando alle sue anticipazioni, la pdl è inserita nel testo della nuova legge sul parto (Commissione Affari sociali), che arriverà in aula a metà marzo.

Due compromessi ci sono già. Uno è la Bamco di Mantova, l?unico posto in Italia dove si fa l?autologa. Bamco è una onlus: l?ospedale pubblico mette professionalità e strutture, i privati donano e le mamme non pagano. In regola con l?ordinanza ministeriale. L?altro è la donazione autologa/eterologa che ha appena iniziato la non profit Osidea (Cagliari), in collaborazione con la Cryo-Save. Le unità verranno tipizzate e inserite in un registro tenuto da Osidea. Se le chiedessero, i genitori decideranno.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA