Non profit

Noi e la politica, né illusi né cinici

Caro Tommaso, Reinhold Niebur, un grande filosofo americano, nel 1953 riassunse la lezione di sant’Agostino sulle due città, con una formula: «Né illusi né cinici».

di Riccardo Bonacina

Leggo sempre con molto interesse Vita, poiché collaborando con il dipartimento di Economia politica dell?università Milano Bicocca (…dove studio) nell?organizzazione del master in Economia civile e non profit, lo ritengo uno strumento piacevole ed indispensabile per chi opera nel settore. Coraggiosamente, avete anche pubblicato un mio contributo riguardante il microcredito (Grameen Bank) sulle pagine di Etica e Finanza di gennaio 2006. Ho letto con molta attenzione e con interesse gli ultimi editoriali e in particolare l?editoriale del n. 12 di Vita intitolato «La felicità non tocca alla politica». Condivido totalmente l?impianto di fondo nel dissentire il ruolo dello Stato e della politica rispetto alle dinamiche intime della persona. Tuttavia, facendo riferimento alla conclusione di Prodi (…premetto che mi baso sulle cronache giornalistiche, poiché non ho visto la diretta tv), io ho interpretato il tutto non tanto come l?affermare che lo Stato debba sconfinare nel privato e nella sfera legata alla felicità personale dei cittadini, bensì ho inteso il richiamo come lo sbilanciarsi verso una nuova prospettiva ove il carattere quantitativo della realtà (tipicamente il concetto di benessere materiale e la crescita del Pil) venga in parte a defilarsi dando maggiore spazio e rilievo ad aspetti qualitativi (relazionalità, fiducia diffusa, capitale sociale) che impattano direttamente sul benessere delle persone: in poche parole, credo stesse facendo riferimento ad un concetto molto vicino alla prospettiva di economia civile (caro a voi e a Stefano Zamagni) come possibile soluzione dei ?paradossi della felicità? (Luigino Bruni) che affliggono le nostre società. Se accettiamo questa premessa, sostengo che lo Stato sia legittimato ad esercitare un ruolo importante nel promuovere ed incentivare determinate pratiche orientate in questa direzione. Cosa curiosa, anche durante il Dialogo di EconomEtica del 13 marzo da lei moderato, Luca Volontè ha evidenziato l?urgenza di dar rilevanza e dignità programmatica a queste tematiche… Forse i moderati di entrambi gli schieramenti stanno dicendo le stesse cose, ma non hanno il coraggio di dirle insieme. Sperando di aver contribuito in modo costruttivo al dibattito, vi auguro un buon lavoro. Tommaso Reggiani, Milano Caro Tommaso, Reinhold Niebur, un grande filosofo americano, nel 1953 riassunse la lezione di sant?Agostino sulle due città, con una formula: «Né illusi né cinici». Mi sembra una bella formula per nominare la nostra posizione rispetto alla politica. Non siamo illusi, ovvero non crediamo che sarà la politica a risolvere i nostri problemi né personali né collettivi, crediamo piuttosto che dipenderà da noi e da quanto la società civile saprà organizzarsi e produrre risposte. Non siamo cinici, cioè non siamo così sciocchi da non capire quanto la politica possa influenzare la nostra vita e l?organizzazione della società, perciò ci battiamo per avere buone leggi e perché gli spazi di libertà per poter costruire siano garantiti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA