Politica

Varese: una Borsa in cui è quotata la solidarietà

È questo l’obiettivo della Borsa progetti sociali (Bps), iniziativa rilanciata al “Pirellino” di Varese e nata due anni fa

di Redazione

Un circolo virtuoso tra profit e non profit, capace di produrre benefici per tutti e di migliorare impresa e volontariato. È questo l?obiettivo della Borsa progetti sociali (Bps), iniziativa rilanciata al ?Pirellino? di Varese e nata due anni fa, che vede, come promotore, Altis (Alta scuola impresa e società dell?Università Cattolica), in collaborazione con le banche del credito cooperativo lombarde e la Regione Lombardia.

In concreto, il nuovo strumento ha dato vita ad un?agorà, una piazza, in cui si potessero incontrare e avessero la possibilità di dialogare tra loro le tante realtà del privato-sociale e le realtà aziendali del nostro territorio. Un incontro che portasse a queste ultime benefici in termini di fatturato, reputazione, motivazione del personale, e al mondo non profit l?opportunità di incrementare le proprie risorse finanziarie, umane e materiali.

Certo, una sfida ambiziosa, che tuttavia, fino a questo momento, non presenta un bilancio particolarmente positivo. Nel corso dell?ultimo anno e mezzo, da quando cioè il progetto ha avuto gambe in Lombardia ed è partito, sono arrivati 150 progetti socialmente utili, è stata contattata un?ottantina di aziende, ma le partnership che si sono concretamente attivate sono state soltanto 13.

Numeri non particolarmente rilevanti, è vero, ma va anche tenuto presente che questa iniziativa, insieme a poche altre, segna un itinerario difficile e nuovo tra realtà che finora hanno conosciuto poche occasioni per conoscersi e collaborare. Attenzione però: non siamo di fronte ad una logica di beneficenza o ad un tentativo di rieditare una filantropia vecchia maniera.

Qui, come tengono a ribadire gli organizzatori, abbiamo a che fare con un vero e proprio scambio di vantaggi reciproci, che dovrebbe persuadere i partner ad optare per questa formula rispetto ad ipotesi alternative. Tanto più che le alleanze si basano, per quanto riguarda le aziende, sui vantaggi fiscali che riguardano le donazioni o su quelli introdotti dalla legge nota come ?più dai, meno versi?.

Sul fronte del volontariato, invece, l?apertura all?universo profit comporta la possibilità di acquisire una più forte professionalità e una migliore capacità organizzativa, oltre all?opportunità di superare discontinuità e improvvisazione che spesso caratterizzano le iniziative messe in campo con generosità e forte coinvolgimento personale.


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