Non profit

5 x mille, ancora tutti con il fiato sospeso

A gennaio 2006 un decreto aveva dato tutte le istruzioni ai beneficiari. Quest’anno forse basterà una circolare. Ma l’uscita non è imminente

di Gabriella Meroni

Stiamo lavorando per voi. Così – più o meno – rispondono dalla segreteria tecnica del direttore centrale ?Normativa e Contenzioso? dell?Agenzia delle Entrate, Vincenzo Busa, quando gli chiediamo notizie del decreto attuativo del 5 per mille. Dunque il suo ufficio è al lavoro sull?attesissimo provvedimento, tuttavia la sua emanazione «non è imminente», né è dato sapere quando avverrà. Si arricchisce così di un nuovo capitolo la telenovela fiscale che vede tra i più affezionati spettatori le decine di migliaia di organizzazioni non profit in possesso dei requisiti per concorrere a una quota del 5 per mille per il 2007, e che non hanno ancora ricevuto istruzioni su come riceverla. L?anno scorso la musica era stata diversa: il 20 gennaio del 2006, pochi giorni dopo la firma della Finanziaria che aveva introdotto il 5 per mille, un articolato decreto della presidenza del Consiglio aveva già messo nero su bianco i criteri per accedere all?elenco dei beneficiari, e i tempi per farlo. Oggi invece, a un anno e un mese da quel giorno, nessun decreto è ancora arrivato e, a giudicare dalla risposta delle Entrate, potrebbe anche non esserci nessun decreto vero e proprio. Negli ultimi giorni infatti si sono rincorse alcune voci secondo le quali il governo potrebbe affidare le istruzioni a una circolare tecnica dell?Agenzia di Busa, anziché a un provvedimento «politico». D?altra parte a inizio febbraio sempre l?Agenzia aveva emanato le prime direttive per la compilazione del modello Unico 2007, che conteneva le specifiche tecniche sul 5 per mille «nuova versione», segno che i tecnici di via Cristoforo Colombo sono al lavoro proprio su questo.

Nel frattempo la nostra redazione continua a essere invasa da messaggi di organizzazioni non profit che si chiedono come fare per rientrare tra i destinatari dei fondi. Martedì 13 febbraio è arrivata anche una sollecitazione politica: l?Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, per bocca dei portavoce Lupi (FI), Sposetti (Ds), Realacci (Dl) e Polito (Ulivo), ha sollecitato il governo a «intervenire subito», visto che «a distanza di due mesi non sono ancora stati emanati i decreti attuativi. Purtroppo, siamo a ridosso della dichiarazione dei redditi e, quindi, i tempi sono piuttosto stretti».

Buio fitto anche su un altro fronte, quello dei fondi 2006. Il 10 febbraio dell?anno scorso le iscrizioni all?elenco dei destinatari del 5 per mille si chiudevano. A un anno di distanza, chi si vide respingere la richiesta e fece ricorso, non sa neppure se questo è stato accettato o meno. Quanto al riparto delle somme, se ne parlerà (forse) a primavera inoltrata, dopo che saranno stati identificati gli errori di compilazione e redistribuiti i fondi non assegnati a uno specifico ente, in proporzione, tra tutti gli aventi diritto.


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