Non profit

Giovani Possibili. Anche la Melandri alla presentazione

Il libro che raccoglie le proposte e le esperienze di Cgm in tema di politiche giovanili, presentato a Roma

di Maurizio Regosa

Si è svolta, nel pomeriggio di ieri, presso la sede romana dell’Anci, la presentazione del volume Giovani possibili. Adolescenti e nuovo welfare di comunità, curato da Luigi Regoliosi, Paola Misesti e Alberto Terzi e pubblicato dalle edizioni La Meridiana. All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, il presidente dell’anci e sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, l’onorevole Giovanna Melandri, ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive, Claudia Fiaschi, vicepresidente di Cgm, Roberto D’Alessio, presidente del consorzio Luoghi per crescere. Il volume è un’interessante ricerca sui servizi per adolescenti e giovani progettati e gestiti dalla cooperazione sociale della rete Cgm: un vero e proprio viaggio in Italia alla scoperta delle iniziative nate negli anni sulla base anche di una convinzione che, nella ricerca, viene tematizzata. E cioè che i giovani possano essere non solo i destinatari dei differenti servizi (dai Centri di aggregazione giovanile alle offerte informative e di orientamento), ma possano esserne protagonisti. Sotto il profilo sociale e sotto quello imprenditoriale. Che i giovani siano, in altre parole, una risorsa per il futuro del Paese e che come tali debbano essere valorizzati. ?Da questo punto di vista la scelta di Cgm – ha sottolineato Claudia Fiaschi, presentando l’ormai ventennale attività del consorzio – è stata coraggiosa e innovativa. Le imprese sociali sono un luogo di sperimentazione e di lavoro in cui è possibile lavorare per il futuro?. Anche l’onorevole Melandri ha, dal canto suo, sottolineato che ?dobbiamo ricominciare a guardare ai giovani non come a un problema, come spesso è accaduto in passato, bensì comea una risorsa?. Ricordando le diverse iniziative a favore dei giovani contenute nella Finanziaria recentemente approvata, Melandri ha messo in evidenza la ?sintonia culturale con i presupposti di questo lavoro di ricognizione? con l’attività del ministero delle politiche giovanili.


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