Formazione

Agorà: una piazza per migliorare la qualità delle ong

Il consiglio del professore: un nuovo progetto risponderà alla necessità di nuovi strumenti per colmare il divario tra cooperazione “sulla carta” e le difficoltà sul campo

di Redazione

I problemi più urgenti della cooperazione allo sviluppo riguardano tanto la disponibilità dei finanziamenti quanto il modo in cui spenderli. Ne è consapevole l?Asvi – Agenzia per lo sviluppo del non profit che ha firmato un protocollo di intesa con il Politecnico di Milano e Occam, agenzia delle Nazioni Unite dedicata alle tecnologie dell?informazione. L?accordo ha dato il via al progetto Agorà, un osservatorio per l?analisi e la promozione delle buone prassi nella cooperazione internazionale. Il progetto risponde alla necessità di nuovi strumenti per colmare il divario tra il progetto ?sulla carta? e le difficoltà sul campo. «La logica di partenariato non basta», dice Marco Crescenzi, presidente di Asvi. «Bisogna concentrasi su ostacoli specifici, come l?attrito tra le scadenze di un progetto e i tempi lunghi necessari a costruire tavoli di partecipazione con le comunità locali».

Il punto di forza dell?iniziativa sta nell?attenzione alle procedure di autovalutazione degli interventi di cooperazione; inoltre, grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano, Agorà si propone di intervenire anche sulla formazione degli operatori. «Vogliamo promuovere nell?ateneo il linguaggio e i valori della cooperazione», afferma Emanuela Colombo, delegata del rettore per la cooperazione internazionale. Le ong italiane hanno già dimostrato l?interesse per l?agenzia. «Vogliamo offrire alle ong una nuova arena», conclude Crescenzi, «per tenere il passo con lo scenario della cooperazione in rapido mutamento».


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