Qui Napoli /Un brevetto per diagnosticare la sclerosi

La Genomic Mountain, vincitrice della Start Cup Federico II 2005, ha sviluppato un nuovo sistema di diagnosi precoce per la sclerodermia o sclerosi sistemica. Questa patologia cronica autoimmune, che colpisce soprattutto donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni, è caratterizzata all?inizio da fibrosi della cute ma può col tempo estendersi anche agli organi interni danneggiandoli gravemente. Una diagnosi tempestiva consente di combatterla in maniera efficace, ma fino ad oggi non esistevano sistemi diagnostici specifici e per ipotizzare la presenza della malattia bisognava attendere i primi sintomi, che insorgono quando la sclerodermia è ormai conclamata. Vittorio Enrico Avvedimento, docente di Patologia generale alla Federico II, già da anni studiava questa patologia insieme ad altri ricercatori dell?università di Napoli. Il team costituito da Avvedimento, da Cecilia Mari, esperta di biotecnologie avanzate, e dalle dottoresse di ricerca Concetta Cuozzo, Claudia Cosentino e Savina Agnese ha isolato dei reagenti unici che consentono di individuare l?autoanticorpo presente nelle persone affette da sclerodermia, favorendo così una diagnosi accurata e precoce, con enormi vantaggi per la qualità di vita dei pazienti e un effetto salvavita per i trapiantati di midollo osseo, particolarmente vulnerabili alla malattia. Per i reagenti scoperti il team ha ottenuto un brevetto, che garantisce l?esclusività della procedura. Le scoperte ci sono già, i brevetti pure: per iniziare a operare su larga scala mancano solo i finanziamenti. Quando arriveranno, la Genomic Mountain inizierà ad operare riunendo in una sola azienda biotecnologica le caratteristiche dei vari tipi di aziende del settore. Il team punta infatti a offrire inizialmente un servizio di diagnosi, arrivando poi alla realizzazione di un kit diagnostico da commercializzare.