Formazione

Adozioni ai single, i giudici richiamano il parlamento

La strada per l’adozione di minori da parte dei single passa attraverso le pronunce della giurisprudenza, a colpi di sentenze

di Benedetta Verrini

La strada per l?adozione di minori da parte dei single passa attraverso le pronunce della giurisprudenza, a colpi di sentenze, dove si sviluppa quel diritto ?vivente? che fatica a entrare nelle sale del legislatore parlamentare. Così è successo nel luglio scorso presso la Corte Costituzionale (ordinanza 347/05) ed è capitato di nuovo il 18 marzo presso la Corte di Cassazione (sentenza 6078): in entrambi questi casi, i giudici hanno richiamato il legislatore al problema, chiedendo di aprire spiragli all?ipotesi dell?adozione ai single. Nel caso valutato l?estate scorsa dalla Consulta, lo ricordiamo, è stata ritenuta ammissibile l?adozione internazionale anche in quei ?casi particolari? in cui è ammessa l?adozione nazionale (cioè quei casi di impossibilità di affidamento preadottivo, condizioni di malattia o handicap che, ai sensi dell?art.44 legge 184/1983, permettono l?adozione anche ai single). Insomma, in presenza dei medesimi presupposti che legittimano l?adozione in casi particolari di un minore italiano, perché dovrebbe essere preclusa l?adozione del minore straniero, ha sottolineato la Corte Costituzionale, evidenziando il contrasto tra situazioni giuridiche analoghe (art. 3 della Costituzione). Di qui, quale corollario applicativo, l?ammissibilità, sussistendone i presupposti, dell?adozione in casi particolari da parte di single, sia di un minore italiano che di un minore straniero. Trascorrono pochi mesi ed ecco una nuova indicazione giurisprudenziale, questa volta da parte della Suprema Corte di Cassazione. Qui si fa un passo ulteriore: i giudici dicono che il legislatore, valutato il singolo caso, potrebbe «provvedere a un ampliamento dell?ambito di ammissibilità dell?adozione di minore da parte di una singola persona, anche qualificandola con gli effetti dell?adozione legittimante, ove tale soluzione sia giudicata più conveniente all?interesse del minore». In altre parole, secondo la Suprema Corte l?adozione da parte dei single dovrebbe essere ammessa una volta per tutte, a prescindere dai casi particolari. Difficile dire quando e in che termini il parlamento recepirà queste indicazioni (l?Italia, lo ricordiamo, è il solo Paese Ue che non ammette l?adozione ai single). Di certo, questa nuova sentenza non manca di suscitare dibattito: se alcune associazioni, come Genitori si diventa, si dice a favore perché «sancire per legge una possibilità non significa garantire un diritto agli adulti, bensì allargare le disponibilità per i bambini», altre invece sono assolutamente contrarie, come Anfaa secondo cui: «L?interesse di ogni bambino adottabile è quello di avere una famiglia con una mamma, un papà, eventuali fratelli e non capiamo perché un tale bambino dovrebbe avere, con la benedizione della legge, un solo genitore». www.cortecostituzionale.it www.cortedicassazione.it Precedenti in aula Le ultime due pronunce (ma storicamente ce ne sono state diverse altre) delle due alte corti italiane, ciascuna per la propria competenza, chiedono al legislatore di rendere ammissibile l?adozione ai single. Quali pronunce Da vedere l?ordinanza della Corte Costituzionale n. 347 del 29 luglio 2005 e la sentenza della Corte di Cassazione n. 6078 del 18 marzo 2006. Cautele Si raccomanda di valutare ogni singolo caso, di mantenere la preferenza alle coppie e di tener sempre conto del supremo interesse del minore.


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