Cultura

Millennium Goals: intervista a Eveline Herfkens

Vita l’ha incontrata a Milano, dove ha siglato un memorandum con il Comune e il Comitato Expo 2015 per le iniziative di sensibilizzazione da organizzare in Italia nel 2007

di Emanuela Citterio

«Mi vedrete ancora per un bel po? di tempo, almeno fino al 2015». Risponde così Eveline Herfkens a chi le chiede se il nuovo segretario generale Ban Ki-Moon l?ha confermata coordinatrice della Campagna per gli obiettivi del millennio Onu, che fissa in otto mete il percorso da compiere per sradicare la povertà entro il 2015. Olandese, ex ministro per la cooperazione, la Herfkens era stata nominata da Annan. Vita l?ha incontrata a Milano, dove ha siglato un memorandum con il Comune e il Comitato Expo 2015 per le iniziative di sensibilizzazione da organizzare in Italia nel 2007. Milano ha proposto come tema per l?Expo la sicurezza alimentare, sotto il titolo Feeding the Planet, Energy for Life. Il sindaco di Milano Letizia Moratti a giugno promuoverà un?azione congiunta con Roma e Walter Veltroni: una conferenza internazionale delle autorità locali sugli obiettivi del Millennio. E lancerà per il 17 ottobre lo Stand up, la giornata di mobilitazione contro la povertà. Vita: È realistico il raggiungimento degli obiettivi del millennio entro il 2015? Eveline Herfkens: Lo vorrei tanto ma il quadro non è positivo e se fin qui abbiamo camminato, ora dobbiamo correre… Purtroppo il mondo non sembra andare verso questa direzione. Il motivo? Per molto tempo è mancato l?impegno politico dei singoli paesi per dare concretezza a questa campagna, che si propone, tra le altre cose, di ridurre di qui a otto anni la mortalità infantile di due terzi rispetto al 1990. Vita: Quale scopo ha il memorandum di Milano? Herfkens: L?adesione alla Campagna del millennio da parte del Comune e del comitato di candidatura per Milano Expo 2015, è importantissima perché racchiude un?enorme potenzialità di partnership. L?Onu, infatti, deve dare l?impulso ma sono poi gli enti locali, le istituzioni più vicine alla gente, quelle che agiscono direttamente sul terreno per centrare i Millennium Development Goals. Vita: Come? Herfkens: Promuovendo, per esempio, la sensibilizzazione nelle scuole, per far capire alle nuove generazioni cos?è in gioco. Vita: L?Onu si concentrerà su un Goal in particolare, vista la difficoltà di centrarli tutti? Herfkens: Se devo citare un obiettivo sui cui vorrei concentrare l?attenzione dell?Italia direi l?ottavo. Vita: Perché? Herfkens: Perché è decisivo che i paesi ricchi rispettino la promessa di destinare lo 0,7% del Pil all?aiuto pubblico allo sviluppo. Perché è decisivo che si istituisca un sistema più equo nel commercio con i paesi africani e si eliminino i sussidi alle esportazioni agricole. Le rispondo così perché mi trovo a Milano, in un paese che ha davanti a sé quest?obiettivo da raggiungere. La risposta sarebbe stata diversa in Mali, dal momento che le priorità variano a seconda delle aree e delle situazioni. Vita: Come continuerà il suo impegno nell?Onu? Herfkens: Facendo lobbying e cercando di coinvolgere sempre più paesi e persone nella Campagna che coordinoe. È essenziale produrre un cambiamento culturale, e anche i singoli possono avere un grande ruolo. Come? Per esempio dicendo che non vogliamo vivere in un mondo dove i bambini muoiono per malattie che si potrebbero facilmente prevenire. O in un mondo dove un miliardo e 200mila persone deve combattere con l?estrema povertà, mentre i politici difendono gli interessi di pochi potententati economico-commerciali.

  • Link: La lotta alla povertà resti prioritaria Millenium goals: intervista esclusiva a Eveline Herfkens, coordinatrice di No Excuse 2015 Il sito italiano della campagna Millennium Development Goals Bio of Eveline HerfkensExecutive Coordinator of the Millennium Campaign (inglese)

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