Welfare

Francia: il Cpe al vaglio della Consiglio costituzionale

Giornata fondamentale per la vicenda Cpe. Oggi il Consiglio costituzionale renderà il suo giudizio sulla validità giuridica o meno del Contratto di primo impiego

di Redazione

Lo scontro sociale sul Cpe è a un bivio. Oggi il Consiglio costituzionale darà il suo parere sulla legge per l’uguaglianza delle opportunità di De Villepin. Sia per il Premier che per il movimento anti-Cpe la decisione sarà fondamentale per spostare gli equilibri dello scontro. In caso di giudizio negativo, il Premier verrebbe ulteriormente indebolito, se non messo definitivo nell’angolo da un movimento contestatario che, al contrario, avrebbe un’arma in più per proseguire la sua lotta. Di certo, raramente in Francia una decisione del Consiglio costituzionale è stata così attesa. Se i nove membri che lo compongono invalideranno il Cpe e altre disposizioni incluse nella legge, la crisi sociale si chiuderà con una sconfitta sonora inflitta al tandem De Villepin-Chirac. Viceversa, qualora il Consiglio dovesse esprimere parere favorevole, il presidente della Repubblica avrà nove giorni a disposizione per promulgare la legge oppure chiedere una deliberazione al Parlamento. Alcuni giurisiti sono convinti che il Consiglio adotterà una via di mezzo, cioè avvalorare il testo esprimendo alcune riserve nei suoi contenuti, tra cui ovviamente il Cpe. Secondo il costituzionalista Didier Maus interpellato da Le Monde, questa soluzione presenta il vantaggio di non scontentare gli anti-Cpe e di non infliggere al Premier l’umiliazione di un giudizio totalmente negativo.


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