Formazione

A qualcuno piace obbligatorio?

Le associazioni sul fronte del no: «Perderebbe il suo valore». Ma Ermete Realacci precisa: «La forma volontaria rimarrebbe»

di Redazione

Si alza il sipario sul servizio civile obbligatorio? La domanda è d?obbligo dopo l?uscita di Romano Prodi che, sullo scorso numero di Vita, ha rivelato i contorni di una proposta appena abbozzata durante il faccia a faccia televisivo con Silvio Berlusconi. «Sei mesi continuativi oppure tre fasi da due mesi nel periodo estivo», ha rivelato il leader dell?Unione, «l?obiettivo è spingere i giovani a conoscere la realtà che è fatta anche di campi rom e di disabili». Una dichiarazione che non poteva passare inosservata. Infastidita la reazione di Licio Palazzini, presidente di Arci Servizio civile: «Prodi prima di lanciare proposte di questa portata in campagna elettorale dovrebbe almeno sentire il parere degli enti. La nostra posizione è chiara: in assenza di un vero dibattito, rimaniamo contrari». Chi è contrario Sembrerebbero pensarla così anche i diretti interessati. Il 93,53% dei volontari che hanno risposto alle domande di un recente sondaggio dell?Arci si dice favorevole al mantenimento della natura volontaria del servizio. Quanto al rapporto fra servizio civile obbligatorio e cittadinanza attiva, i pareri dei ragazzi si dividono in due: il 53,27% degli intervistati ritiene infatti che vi sia un nesso diretto, mentre il 46,72% non crede che sia così. Da qui la conclusione di Palazzini: «Ad oggi l?unica prospettiva reale è il servizio civile volontario». Perplesso anche Felice Cavalletti, responsabile di settore della Caritas: «Coinvolgere a forza 300 – 400mila giovani significa annacquare il valore educativo di questa esperienza». Ma non solo. «I tempi per la formazione sarebbero ridotti al lumicino», prosegue, «rendendo di fatto irraggiungibile l?obiettivo dell?educazione alla cittadinanza, che invece spetta ad altre istituzioni già esistenti come la scuola e la famiglia». Opposte le riflessioni di due esponenti politici con un consolidato background sociale: Luisa Santolini, presidente del Forum delle famiglie, candidata nelle liste dell?Udc, ed Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e, con la casacca della Margherita, primo firmatario di una proposta di legge, datata 2003, per l?introduzione di un servizio civile obbligatorio. «Si tratterebbe di un?odiosa tassa sulla vita. Mi impegno fin d?ora, invece, a promuovere il servizio civile volontario, che dovrà diventare una priorità del prossimo governo, ancor più di quanto lo è stato finora, malgrado l?impegno del ministro Giovanardi», promette la Santolini. «Bisogna sgombrare il campo da un equivoco di fondo: il servizio civile volontario e quello obbligatorio viaggiano su due binari paralleli. Non sono uno l?alternativa all?altro», veste i panni del pompiere Realacci, che non fatica ad ammettere le diffidenze degli enti, «io stesso da presidente di un?associazione non mi aspetterei mai un contributo pratico da un ragazzo in servizio civile obbligatorio», ma al tempo stesso fotografa gli estremi di una battaglia culturale («da una parte chi ha una visione individualista della vita e pensa che le scelte debbano essere rigorosamente personali. Dall?altra chi, come me, è animato da una prospettiva collettiva della società»). Chi è favorevole L?utilità del servizio civile obbligatorio si manifesterebbe proprio in questa ottica. «Uno strumento che servirà ad aumentare la consapevolezza dei ragazzi, non certo per sostenere l?attività delle associazioni», spiega Realacci, che conclude con una rassicurazione: «Non sarà fatto alcun passo senza passare dal confronto con le associazioni». «La libertà di scelta è un principio basilare, ma se si apre un dibattito sull?obbligatorietà noi ci stiamo», raccoglie la sfida Carlo Costalli, presidente di Mcl – Movimento cristiano dei lavoratori. Che ci tiene a precisare: « In questo caso però sarebbero necessari una maggiore selezione delle associazioni coinvolte e un salto di qualità sul campo della professionalizzazione delle esperienze di volontariato in modo che possano divenire il trampolino di lancio per i giovani verso il mondo del lavoro». Per conoscere l?attuale legge: www.serviziocivile.it


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