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23.000 Promesse d’amore

La prima puntata ha fatto il boom di contatti. Ma ora le associazioni dovranno verificarli e trasformarli in vera solidarietà. Ecco come

di Benedetta Verrini

Carramba che raccolta, si potrebbe dire, se le 23mila promesse di sostegno a distanza arrivate durante la prima puntata di Amore, la trasmissione della Carrà dedicata alla solidarietà a distanza, fossero confermate. Il condizionale è d?obbligo perché, se è vero che la quota di 300 euro all?anno moltiplicata per 23mila fa quasi 7 milioni di euro (!), è anche vero che tutte le promesse di donazione realizzate con il mezzo televisivo hanno una percentuale di ?mortalità?, dal 30 al 60%, dovuta a ripensamenti, errori, incomprensioni e, sì, in qualche caso anche alla tentazione di parlare con gli ospiti, se a rispondere al telefono ci sono grandi big come la Cucinotta o Falcao.

Ma qual è il meccanismo che permetterà di trasformare quelle promesse in un sostegno vero e proprio? La lettera d?intenti siglata tra il Segretariato sociale Rai e le 15 associazioni che collaborano all?evento prevede la trasmissione dei soli numeri telefonici: all?ente, insomma, è rimesso il compito (e, aspetto non indifferente, anche il costo: alcuni enti hanno esternalizzato la procedura appoggiandosi a call center) di fare una richiamata, accertarsi dell?effettiva disponibilità del destinatario, compilare una scheda anagrafica e inviare, ciascuno secondo le proprie prassi, il materiale informativo legato al sostegno.

«Con il primo invio il Segretariato ha passato ad ogni organizzazione 200 numeri telefonici », spiega Marco De Ponte, presidente di ActionAid International. «Poi ne invierà in numero proporzionale alla capacità di assorbimento che ciascun ente ha dichiarato». E qui si va proprio dal ?massimo? di ActionAid, che ha dato disponibilità per 100mila sostegni, passando per Famiglie Nuove e Avsi, che copriranno rispettivamente 30mila e 15mila sostegni, fino al ?minimo? della Comunità di Sant?Egidio, disponibile fino a 200 sostegni. Questo accordo è interessante perché qualora venisse esaurito il tetto massimo di sostegni a distanza fissato dalle associazioni (e da qui al 27 maggio, data della decima puntata, non è escluso che succeda) una seconda tranche di ulteriori quindici onlus entrerà a far parte dell?iniziativa. La raccolta è sempre aperta, basta telefonare al numero 163200, ma attenzione: funziona solo dalle reti fisse Telecom ed è a pagamento.

Sulla trasmissione, che sabato 25 marzo ha vinto in prime time, anche se poi è stata superata sulla lunga distanza dalla Corrida (24,90% di share con 4.978.000 spettatori, contro il 26,36% e 5.286.000 dello show di Scotti), c?è grande attesa: molti si attendono, in particolare, che allarghi il suo messaggio di solidarietà. «Ho trovato correttezza nella descrizione del sostegno a distanza», dice Corrado Oppedisano, portavoce del Forum nazionale del sostegno a distanza, network di 77 sigle impegnate in oltre 100 paesi. «Ma auspico che faccia un passo ulteriore e che oltre al grande lavoro dei 15 partner, venga messa in luce la presenza di altre centinaia di realtà del sostegno a distanza, che sono degne di fiducia e garantiscono ogni giorno sostegno ai bambini e alle loro comunità, grazie alla sensibilità di milioni di italiani».

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