Cultura

Don Ciotti: per sconfiggere la mafia, siate analfabeti

La provocazione a Treviso: analfabeta è chi non si sente mai arrivato

di Redazione

Un messaggio forte, accorato, quello lanciato oggi pomeriggio da Don Luigi Ciotti ai circa 500 studenti che si sono riuniti nell?aula magna dell?istituto Palladio di Treviso per incontrarlo e discutere con lui di ?Come i giovani possono essere promotori di legalità??: ?Siate analfabeti, nel senso di non sentirvi mai a posto né arrivati, siate capaci delle cose ordinarie. La legalità è la saldatura tra il nostro metterci in gioco e la giustizia che chiediamo agli altri, alle istituzioni, alle forze dell?ordine?.

Ospite in città del Coordinamento delle associazioni di volontariato, il fondatore del Gruppo Abele ha dialogato con gli studenti del suo passato di emigrante, delle sue battaglie ma anche dei più recenti fatti di cronaca. A cominciare dall?ultimo triste episodio di sangue negli stadi. ?Bisogna che lo sport esca dalla situazione di corruzione e violenza in cui è precipitato- ha detto Ciotti ?Non è pensabile che ogni domenica in Italia il calcio mobiliti seimila persone a cui, comunque, sia ben chiaro, va tutta la nostra riconoscenza. Quel poliziotto, Filippo, era una brava persona, è stato vittima di ragazzi che allo stadio ci erano andati solo per creare caos. Il miglior modo di ricordarlo? La certezza delle pene, paghi chi sbaglia, adulto o minore che sia?.
Ciotti ha parlato alla gremita platea anche di bullismo, e ha sottolineato: ?Chi commette un gesto contro qualcun altro, una violenza fisica o verbale, può sempre superarlo e dire ?è stata una bravata, ero giovane?, ma su chi subisce i segni non si cancellano?.
E poi la droga e le mafie, problemi radicati anche nella Marca: ?Ragazzi,- ha esortato il sacerdote ?il traffico di droga è il più grande mercato che la mafia gestisce ed è direttamente rivolto contro di voi: dire no alle sostanze stupefacenti è l?arma numero uno che avete per contrastare le mafie?.
Sono tanti i problemi che affliggono la società odierna, così come sono troppi i cattivi esempi, ma Don Ciotti ha ancora un sogno: ?1.100 miliardi di dollari spesi in armi lo scorso anno nel mondo, 22 guerre ufficiali negli ultimi dieci anni, l?Italia stessa è un paese in guerra, contro la mafia (che ogni anno fa migliaia di morti e di ?morti vivi?), la prostituzione, la droga, ? Ma io voglio ancora credere nella realizzazione della pace, che ognuno di noi possa ritrovare in sé la forza ricostruttrice e assieme agli altri farsi promotore di pace?.

Domani mattina Ciotti incontrerà i ragazzi detenuti nell?Istituto penale minorile di S. Bona. Assieme a lui, in carcere si recheranno anche gli studenti dell?Istituto Martini di Castelfranco: il tema del dibattito sarà ancora una volta ?Come i giovani possono essere promotori di legalità??. L?incontro si concluderà con il pranzo in Ipm, preparato dagli studenti dell?istituto alberghiero ?Maffioli? di Possagno: un momento pensato per favorire il clima di convivialità e confidenza.

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