“La peggior caricatura morale di Dio, la piu’ irreligiosa, quella che veramente lo sfigura e non puo’ mai essere giustificata, neppure dalle peggiori caricature di Dio, e’ uccidere l’uomo, che e’ immagine di Dio “.
Mentre in Francia si svolge il processo per le vignette su Maometto che hanno infiammato gli animi un anno fa, esce per Vita e Pensiero “La caricatura e il sacro. Islam, ebraismo e cristianesimo a confronto”, di Francois Boespflug.
Nel febbraio 2006 scoppia in Europa l’affaire delle caricature di Maometto pubblicate su un giornale danese: la liberta’ di espressione si contrappone alla sensibilita’ religiosa, provocando violente reazioni. Da qui parte Boespflug, teologo e studioso dell’arte sacra, per intraprendere l’analisi del modo in cui avviene – o non avviene – la raffigurazione del divino nelle tre grandi religioni monoteiste. Consapevole del potere e dei rischi che l’immagine detiene, in virtu’ della sua eccezionale forza simbolica, quando va a incontrare il senso del sacro e dell’identita’ culturale, Boespflug si interroga sulla strada da percorrere affinche’ la diversita’ dei modi di considerare la raffigurazione del sacro trovi un registro di comprensione e di dialogo.
Francois Boespflug (1945), domenicano, insegna Storia delle religioni presso la Facolta’ di Teologia cattolica dell’Universita’ Marc Bloch di Strasburgo. E’ autore di numerosi libri e saggi dedicati in particolare all’immagine sacra nell’espressione artistica, tra cui, tradotti in italiano, Il credo di Siena (1985), Dio nell’arte (1986), Arcabas (1992), Le bellissime ore (1998, con E. Konig).
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