Volontariato

Alimentari: Granarolo certifica filiera latte

È la prima in Europa e coinvolge 600 aziende italiane. Sita: «Un salto di qualità». di Francesco Agresti

di Giampaolo Cerri

Latte ?certificato? dalla stalla alla tavola. Spetta all?Italia il primato europeo della prima certificazione di filiera controllata per il latte. L?ente di certificazione indipendente Csqa ha infatti conferito a Granlatte, consorzio che controlla la Granarolo Spa, il primo certificato di rintracciabilità per il latte e per la filiera controllata per la materia prima destinata alla produzione di latte di alta qualità e biologico. Questa particolare certificazione garantisce che il processo di filiera, dalla produzione degli alimenti per le bovine fino alla consegna del prodotto allo stabilimento, avviene nel rispetto delle procedure previste in un disciplinare che impone non solo la rintracciabilità del prodotto e delle forniture impiegate, ma anche un rigido protocollo di analisi microbiologiche in tutte la fasi critiche del processo. «L?Italia», spiega Luciano Sita, presidente di Granarolo Spa, «può ora vantare 200 milioni di litri di latte ( 2 milioni di quintali, per un valore pari a un quinto del latte fresco consumato dalle famiglie italiane), con standard di sicurezza decisamente evoluti». «Con questa esperienza», prosegue Sita, «una quota rilevante della filiera del latte italiano ha compiuto un grande salto di qualità, a beneficio non solo del consumatore, ma anche della professionalità degli allevatori e delle oltre 600 aziende che, insieme a noi, partecipano al progetto». «Nella produzione di latte di alta qualità», precisa Valerio Oralndini, ad di Granlatte, «sono coinvolte 297 aziende agricole in 11 regioni italiane, 298 fornitori di alimenti zootecnici, 14 cooperative, 56 operatori di raccolta, 8 stabilimenti produttivi e 28 ditte di autotrasporto».


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