Formazione

Italia.it, meglio tardi che mai

Dopo le diverse polemiche che hanno accompagnato il progetto, fissato per fine marzo il debutto del portale del turismo

di Giulio Leben

Il turismo in Italia, uno dei pilastri dell’economia nazionale, negli ultimi anni ha perso importanti quote di mercato in favore di Paesi concorrenti, sia tradizionali che emergenti.

Una perdita di competitività che ha molte cause, complesse e stratificate, ed è un fenomeno tanto più critico per un Paese che possiede il più importante patrimonio culturale del mondo e la più ampia capacità ricettiva in Europa.

Tra le ragioni di questa difficoltà c’è anche il non aver colto appieno le potenzialità delle nuove tecnologie digitali e di Internet, il cui peso nell’orientamento dei flussi turistici è sempre più rilevante. Internet è ormai divenuto un importante strumento per la selezione, la scelta e l’organizzazione dei viaggi. Il settore turismo da solo rappresenta quasi un terzo del valore dell’e-commerce mondiale e si sviluppa con tassi di crescita del 30% l’anno.

Per rispondere concretamente a queste criticità, il Comitato dei Ministri per la Società dell’Informazione nel 2004 ha avviato il programma “Scegli Italia”, finalizzato all’incremento dei flussi turistici, il quale prevede un insieme di azioni integrate e coordinate che, in linea con le esperienze di altri Paesi, consistono principalmente nello sviluppo del Portale Italia.it, più volte annunciato e più volte posticipato, che a regime sarà in 8 lingue, una “vetrina digitale e interattiva”, aperta sul mercato mondiale, di tutte le componenti dell’offerta turistica italiana, con servizi e funzioni per soddisfare le crescenti aspettative degli utenti in termini di interazione, pianificazione ed organizzazione del viaggio.

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