Politica

E la Bonino scese in trincea per le coop

In un dossier consegnato alla Commissione europea il ministro sostiene che non violano le regole del libero mercato. Anzi...

di Redazione

Ed Emma la liberale si schierò con le cooperative. In qualità di ministro per le Politiche comunitarie, Emma Bonino ha infatti affermato che le cooperative italiane attive nel settore della distribuzione non hanno un effetto distorcente sulla concorrenza, rispondendo alla Commissione Ue. Come è noto, in precedenza, Bruxelles aveva inviato una richiesta di chiarimenti all?Italia su questo tema. E la Bonino ha consegnato personalmente la risposta italiana alla Commissaria Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes. «Abbiamo risposto puntualmente a tutte le domande che ci ha fatto la Commissione, chiarendo qual è il regime, anche storico, delle cooperative nel nostro Paese», ha detto il ministro al termine del suo incontro con la Kroes. «Abbiamo spiegato anche il fatto che nel 2000, per esempio, è stata rafforzata tutta la parte di controllo e tutta la parte fiscale del settore».

Secondo Emma Bonino la risposta dell?Italia «documenta che la presenza delle cooperative, le cifre lo dimostrano, non è distorcente del mercato. Tant?è vero che, ha spiegato il ministro, «le imprese non cooperative del settore vanno bene». Come a dire che la concorrenza nella Gdo in Italia c?è e fa bene.

La Commissione Europea non ha ancora aperto alcuna procedura formale nei confronti dell?Italia sui vantaggi fiscali di cui godono le cooperative, ma ha chiesto una serie di informazioni dettagliate al governo. L?iniziativa di Bruxelles fa seguito, lo ricordiamo, a un esposto presentato in maggio da Federdistribuzione, l?associazione delle grandi catene commerciali. Nel mirino il Consorzio Coop Italia e le agevolazioni offerte dalle leggi 904/77, 449/1997 e 601/73 per l?abbattimento del reddito imponibile, oltre al meccanismo del prestito sociale. Essendo ormai dei big della grande distribuzione, sostengono i ricorrenti, Coop e le altre cooperative non avrebbero la natura mutualistica e la funzione sociale che potevano in passato giustificare un regime speciale. (S.R.)


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