Usa: 500mila in piazza a Los Angeles per difendere immigrati clandestini

Il centro di Los Angeles e’ stato paralizzato oggi da una imponente manifestazione indetta in difesa degli immigrati clandestini, che rischiano sanzioni penali se il disegno di legge che ha gia’ ottenuto il si’ della Camera sara’ approvata in via definitiva. Non meno di mezzo milione di persone, stando a Sarah Faden, del Dipartimento di polizia della metropoli californiana, hanno partecipato alla marcia indetta per chiedere una sanatoria per i clandestini e il ritiro del disegno di legge all’esame del Congresso. “Amnistia per tutti”, ha scandito la fiumana umana, mentre si muoveva verso la sede del sindaco Antonio Villaraigosa. Per Javier Rodriguez, di March 25 Coalition, organizzazione che raggruppa decine di associazioni di immigrati, provenienti in particolare dall’America Latina, si e’ trattato della “piu’ importante marcia di protesta ispanica nella storia degli Stati Uniti”. “Dobbiamo fermare l’approvazione delle riforme anti-immigrati, richiedere una riforma dell’immigrazione che sia umana e giusta e non razzista”, ha affermato, indicando gli obiettivi della protesta. Il sergente di polizia J. Baker, ha commentato: “Per anni e anni non ho mai visto nulla di simile a Los Angeles”, ha detto. Alla imponente marcia di protesta, oltre ai diretti interessati, hanno partecipato agricoltori, sindacalisti, esponenti di organizzazioni religiose, studenti. Il disegno di legge che la settimana prossima sara’ esaminato dal senato fa obbligo ai datori di lavoro di verificare lo status degli immigrati i quali, se trovati senza permesso, saranno perseguiti penalmente. Il presidente George W. Bush e’ favorevole a una versione della riforma piu’ morbida, che consentirebbe ai lavoratori privi di permesso di restare negli Stati Uniti per un periodo massimo di sei anni se i loro datori di lavoro dimostrano che non sono in grado di trovare manodopera locale per svolgere le stesse mansioni degli immigrati. Il numero degli immigrati clandestini negli Usa si aggira attorno agli 11 milioni e mezzo. Secondo il Pew Hispanic Center, il 24 per lavora nei campi, il 17 fa lavori nel campo delle pulizie e il 14 e’ occupato nel settore delle costruzioni.