Welfare

Castelli: “Il tasso di suicidi in carcere è fisiologico”

Dietro le sbarre ci si toglie la vita 19 volte in più che fuori

di Redazione

Per il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, quando si verificano suicidi in carcere, esiste “un costume culturale per il quale qualcuno ha interesse a rappresentare il carcere come un luogo che dovrebbe essere ancora migliore della società civile”, ma il numero di casi “sta diminuendo” e questo è un “dato positivo”. “Il carcere – ha detto il ministro in riferimento a tre suicidi accaduti in carcere negli ultimi giorni – è un luogo dove i problemi sono esasperati, perché chi ci entra è, perlomeno, una persona che ha dei problemi con la società”. Castelli, a margine nella conferenza stampa nel carcere di san Vittore sul progetto di “custodia attenuata” per le detenute con figli fino ai tre anni, ha osservato che “c?è una percentuale elevatissima di detenuti tossicodipendenti con i problemi connessi al loro stato, anche dal punto di vista della salute; persone che hanno problemi psicologici e, quindi, è fisiologico che in carcere ci sia una situazione di sofferenza degli individui così come è fisiologico che ci siano molte persone con patologie e problemi”. “Cerchiamo – ha aggiunto – di dare una risposta. Per prima cosa, dal punto di vista delle cure, un detenuto costa quasi il doppio rispetto a un cittadino che non sta in carcere, e questo è logico, perché ha particolari problematiche; poi, purtroppo, è fisiologico che ci sia una percentuale di suicidi superiore a quella dei cittadini normali (19 volte in più, ndr.), sia per le situazioni psicologiche dei nostri detenuti, sia per le loro condizioni psicologiche e perché il carcere non è un ambiente che ha a che fare con la normale personalità umana: in carcere si soffre, poiché manca la liberta”. “Allora, che cosa dobbiamo vedere? – ha osservato il ministro -. Non quante persone si suicidano, ma cercare di ridurre questa percentuale al minimo. Da questo punto di vista qualche elemento di ottimismo l?abbiamo, perché il numero di suicidi ogni mille detenuti è in tendenza diminutiva, sta diminuendo, è questo è un dato positivo”. “Naturalmente – ha concluso Castelli -, l?auspicio è che non si suicidi nessuno, ma questo non è possibile”


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA