Economia

Cooperative, forza trainante del Paese

Lo sottolinea Luigi Marino, presidente di Confcooperative

di Redazione

?Chiarezza sui numeri e forza trainante del settore?: questo è quanto emerge secondo Luigi Marino, presidente di Confcooperative, dal secondo rapporto sulle imprese cooperative reso noto oggi da un?indagine siglata Unioncamere – Ministero delle Attività Produttive. ?Il rapporto – dice Marino – denota diversi fattori positivi. In primo luogo, la cifra delle oltre 62.000 cooperative aggiorna il vecchio registro del MAP. Anche se a onor del vero il dato è fermo al 15 gennaio scorso e il numero complessivo di quelle attive in Italia è di oltre 70.000. L?analisi – aggiunge Marino – conferma il ruolo da protagonista che la cooperazione recita come forza economica e produttiva del Paese. Un primato confermato dalla longevità delle imprese che restano radicate al territorio dove sono nate, dalla presenza in tutte le aree geografiche del Paese, anche se con percentuali e pesi diversi, dalla capacità di produrre occupazione tanto da vantare un milione di occupati?. ?Con il 56% di presenza sul numero complessivo di banche operanti nel Paese – aggiunge Marino – le Banche di Credito Cooperativo, sono una grande risorsa per lo sviluppo del territorio, in virtù delle 439 bcc, dei 3500 sportelli e dei 4 milioni di clienti e soprattutto per aver destinato alle pmi impieghi pari a oltre il 20% del totale dei crediti concessi alle imprese artigiane in Italia?. ?Aggiungo – conclude Marino – che tutto questo è avvenuto in presenza di polemiche forti e strumentali sulla cooperazione, senza che fosse proposta alcuna politica economica per il settore?.


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