Cultura

Migrazioni: Ferrero richiama all’ordine i media

Il ministro della Solidarietà sociale invoca "un'informazione più obiettiva" sui temi dell'immigrazione

di Redazione

“L’informazione deve essere piu’ obiettiva, non si puo’ parlare di migranti solo quando c’e’ un fatto di sangue”. Il ministro della Solidarieta’ sociale, Paolo Ferrero, durante una tavola rotonda promossa dal suo dicastero, torna a stigmatizzare il “pregiudizio negativo” dei mass media nei confronti degli immigrati. “Il pregiudizio negativo- spiega Ferrero- fa si’ che la normalita’ non citata non venga presupposta” e dunque “tre milioni di persone che mangiano, bevono, studiano, si divertono, sembrano non esistere” perche’ di immigrati si parla sui giornali, o in tv, solo se sono “delinquenti o eroi”. Di qui l’invito alla stampa a modificare “l’occhio con cui guarda al migrante”. In questo senso, e’ “utilissimo”, secondo il ministro, che “la categoria degli operatori dell’informazione rivisiti il codice deontologico e lo faccia vivere al suo interno”. Sostegno da Ferrero, anche all’ipotesi di un monitoraggio costante, interno alla categoria, delle inesattezze piu’ gravi e frequenti sulle tematiche relative ai migranti. “Si tratta di un problema non pedagogico- conclude il ministro- ma di correttezza dell’informazione”.

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