Formazione

Calcio: dopo uccisione poliziotto, Figc sospende campionati

Ieri sera il derby tra il Catania e il Palermo è finito in tragedia con la morte dell'ispettore capo della Polizia Filippo Raciti, 38 anni, ucciso da una bomba carta. Figc e Coni decidono di sospende

di Redazione

Ieri sera il derbytra il Catania e il Palermo e’ finito in tragedia con la morte dell’ispettore capo della Polizia Filippo Raciti, 38 anni, ucciso da una bomba carta. Oltre alla morte dell’esperto uomo della Questura etnea vi sono anche 71 feriti, nessuno in condizioni gravi. I vertici della Federcalcio, con il suo commissario straordinario Luca Pancalli, hanno convocato subito un vertice per dare una risposta ”dura” a questi atti insensati che fanno da corollario ad una partita di calcio, decidendo, assieme al Coni, di fermare tutti i campionati che si svolgono in Italia ”sine die”. Decisione apprezzata da tutto il mondo politico, ad iniziare dal presidente del consiglio Romano Prodi che definisce la scelta della Figc un ”doveroso monito”. Oltre al blocco dei campionati, di ogni ordine e grado, non si disputeranno i due incontri che la nazionale e la Under 21 avrebbero dovuto disputare la prossima settimana. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprimendo il cordoglio ai familiari di Raciti, in una nota segnala: ”Colpito dalla gravita’ degli incidenti e dall’impressionante numero dei feriti tra le forze dell’ordine e i cittadini, il capo dello Stato ribadisce che alla ferma condanna per la recrudescenza drammatica di atti di violenza in occasione di competizioni calcistiche debbano accompagnarsi scelte e comportamenti coerenti da parte di tutte le autorita’ responsabili contro degenerazioni che infangano i valori dello sport e offendono la coscienza civile del paese”. Intanto a Catania e’ inizata dalla notte scorsa la ”caccia” ai responsabili. Sino ad ora sono circa 20 le posizioni al vaglio degli inquirenti, 9 sono i fermati tra cui vi sono 4 minorenni.


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