Cultura

Niente low cost per chi è disabile

Viaggi low cost,un sogno di vacanza ma non per tutte le tasche. Per i giovani dell’Atlha che si devono spostare in carrozzina, il viaggio andata e ritorno sarebbe costato oltre 250 euro.

di Antonietta Nembri

Viaggi low cost,un sogno di vacanza per tutte le tasche. Ma non per tutti. Se ne sono accorti i responsabili dell?Atlha, l?associazione milanese che da anni si occupa del tempo libero delle persone con disabilità, organizzando anche viaggi all?estero e in Italia. Quest?anno le vacanze di Pasqua avevano deciso di passarle in Sicilia. Trovata una compagnia low cost, la Wind Jet, sono passati ai preventivi ed è arrivata la doccia fredda.

Per i quattro giovani dell?Atlha che si devono spostare in carrozzina, il viaggio andata e ritorno sarebbe costato oltre 250 euro. «Altro che low cost», esclama il presidente dell?associazione, Lino Brundu. «Ti fanno pagare in più 80 euro ?per assistenza disabili sedia rotelle? a terra. Tanto vale prendere i voli di linea che non fanno sovrapprezzi». L?Atlha fa parte del Forum europeo delle persone disabili-Edf e ha segnalato il caso. Ora della discriminazione dovuta al sovrapprezzo chiesto per il trasporto disabili è stato informato anche il Comitato trasporti della Commissione Ue, mentre si attende una norma europea anti discriminazione per i disabili che viaggiano.

E la vacanza in Sicilia? «La faremo lo stesso», assicura Brundu, «abbiamo deciso di andarci con i nostri pulmini». Per i giovani disabili il low cost non è ancora a portata di mano. Per ora.

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