Sostenibilità

Tim parla parla … gratis sì, ma con mille cavilli

Il gestore telefonico Telecom si è visto condannare a “pagare pagare”: da qui l’esposto del Movimento Consumatori accolto dall’Authority 

di Redazione

La campagna si chiamava Tim parla parla. E il gestore telefonico Telecom si è visto condannare a ?pagare pagare?. A pagare proprio due volte: la prima 43.600 euro, che sono diventati 63.600 poiché l?azienda era già stata destinataria di altri provvedimenti sanzionatori. Questa la vicenda: a primavera 2006 Telecom Italia aveva aperto una campagna promozionale della telefonia mobile. In tv era passato lo spot tormentone in cui la neotassista Elisabetta Canalis chiedeva indicazioni stradali ad un collaborativo vigile urbano impersonato da Christian De Sica. «Ancora lei! Non mi può chiamare ogni momento, a signorì», diceva il vigile più lusingato che rassegnato. «Tanto ho Tim parla parla. Chiami gratis tutti i telefonini Tim e i telefoni di casa fino all?estate», cinquettava la tassista. A vedere lo spot un?offerta da prendere al volo, semplice come guidare un?auto. In realtà le condizioni di applicazione della tariffa erano più complicate delle istruzioni del Risiko e prevedeva una serie lunghissima di limitazioni: il servizio comportava il pagamento di 30 centesimi di scatto alla risposta; Tim Parla Parla si poteva avere gratuitamente solo se si attivava una nuova Tim card entro l?8 aprile 2006, la tariffa di 0 centesimi al minuto si applicava solo fino a mille minuti di conversazione, l?offerta era valida solo fino al 20 giugno e non per tutta l?estate, come invece lasciava intendere il claim contenuto nel messaggio pubblicitario. E molte altre. Da qui l?esposto del Movimento Consumatori accolto dall?Authority. 


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