Cultura

Una nuova stagione di dialogo tra cooperazione e governo

Assemblema di Legacoopsociali. Il ministro Ferrero: cambiare il sociale non vuol dire aspettare l’iniziativa dello Stato, ma è la stessa società a dover progettare innovazione

di Luca Zanfei

Una riforma del welfare deve partire necessariamente dal basso. Da adesso in poi sarà la società civile ad ispirare politiche innovative in fatto di lavoro, casa e assistenza sociale. Il tema non è nuovo nel mondo del terzo settore, ma forse ci voleva l?assemblea nazionale di Legacoopsociali per avere una definitiva conferma da parte del governo. E? lo stesso ministro Ferrero, intervenuto all?incontro, a fugare ogni dubbio. ?Istituiremo un tavolo per il welfare con la partecipazione di tutte le parti sociali. D’altronde cambiare il sociale non vuol dire aspettare l?iniziativa dello Stato, ma è la stessa società a dover progettare innovazione?. La cooperazione sociale e tutto il terzo settore incassano, dunque, il definitivo riconoscimento da parte delle istituzioni, come soggetti rappresentativi delle istanze dal basso. Ma ad incalzare il ministro era stato già Aldo Bonomi, ricercatore dell?Aaster, ?Una nuova politica per welfare non può prescindere dall?ascolto del mondo mutualistico e cooperativo. L?obiettivo è quello di agganciare il locale ai nuovi flussi del mutamento sociale e solo l?auto organizzazione e la progettazione dal basso possono creare proposte efficaci per affrontare i problemi?.

Così il tavolo proposto dal ministro Ferrero potrà effettivamente rappresentare una ghiotta occasione per applicare in pieno il concetto di sussidiarietà. ?I temi più urgenti saranno la casa e la non autosufficienza – ha detto il ministro ? Ma la via non sarà quella di contrattare adeguati finanziamenti da erogare alle Regioni. Il vero passo in avanti sarà la definizione condivisa dei Liveas e di tutti quelli indicatori che ci permetteranno di organizzare politiche efficaci?.
Insomma, il primo passo verso il dialogo sembra fatto e Costanza Fanelli, presidente di Legacoopsociali non nasconde la soddisfazione: ?Accogliamo con favore le parole del ministro su temi a noi cari e che stiamo promuovendo da anni. E? un riconoscimento che giunge in un periodo una certa informazione ha cercato invece di denigrare il nostro lavoro e il nostro apporto allo sviluppo del paese?.

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