Cultura

Dormitorio? Bien di pi

Parla l’assessore Mariolina Moioli: Viale Ortles? Un luogo di accoglienza aperto 24 ore

di Redazione

A Milano è il termometro a decidere quanto conta il permesso di soggiorno. «Se la temperatura va troppo giù, le porte delle nostre strutture si aprono anche ai clandestini, e in questo caso si parla di intervento umanitario, normalmente però i posti letto sono a disposizione solo di chi è in regola». A mettere i puntini sulle i è Mariolina Moioli, assessore alle Politiche sociali del Comune. Spetta a lei, e al fido Giovanni Daverio, sciogliere il nodo dei senza tetto. I dati della Caritas ambrosiana stimano in oltre 5mila le persone in forte disagio abitativo: qualche centinaio di barboni, ma soprattutto italiani in difficoltà (3.500) e stranieri in transito (1.500).

Vita: A quanto ammonta la capacità di accoglienza della città?
Moioli: Abbiamo tre strutture. L?ex dormitorio di viale Ortles che conta 400 posti che salgono a 650 durante il periodo dell?emergenza freddo, a cui si aggiungono i centri di via Barzaghi e via Saponaro gestiti in convenzione con la Fondazione Fratelli di san Francesco d?Assisi. In totale durante l?inverno siamo in grado di ospitare 800 persone.

Vita: Non molte di fronte a una richiesta di 5mila posti?
Moioli: Le nostre stime parlano di 2mila senza tetto in città. Si può sempre fare meglio. Ma la rete, considerando il turnover, già oggi riesce a rispondere a circa 1.200/1.400 utenti. La controprova è che allo sportello della Stazione centrale ogni notte rimangono disattese le domande di 30/40 persone. Gli altri sono i cronici, i vecchi barboni che non ne vogliono sapere di venir assistiti.

Vita: Prima riferendosi a viale Ortles a parlato di ex dormitorio, perché?
Moioli: Ormai non è più solo un centro notturno di prima soglia, ma un luogo di accoglienza e socializzazione aperto 24 ore al giorno. Dentro e accanto a questa struttura lavora un pool di professionisti che sia sul versante sociale sia su quello sanitario ha come traguardo il reinserimento degli ospiti.

Vita: Viale Ortles è uno degli ultimi casi in Italia di gestione diretta municipale. Come si spiega questa scelta?
Moioli: Per ragioni di continuità. È una struttura che esiste dal 1926, è cresciuta assieme al territorio cittadino e ha sempre funzionato così.

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