Welfare
Carlo Giovanardi: ma le famiglie adesso non sono più sole
Nessun passo indietro: «Questa è la legge migliore possibile, in perfetta linea con le indicazioni delle Nazioni Unite».
Nessun passo indietro: «Questa è la legge migliore possibile, in perfetta linea con le indicazioni delle Nazioni Unite». Anzi. Nel giorno delle prime anticipazioni sulle tabelle della nuova legge sulla droga, «per la cannabis, superati i 23 spinelli si passa dalla sanzione amministrativa a quella penale», il ministro Carlo Giovanardi si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Nel mirino: gli operatori, pubblici e privati, che hanno boicottato la Conferenza nazionale di Palermo, ma anche gli ex amici di San Patrignano.
Vita: 23 spinelli. Qualcuno le darebbe dell?antiproibizionista?
Carlo Giovanardi: Si devono mettere d?accordo. Prima sono quello che vuole riempire le carceri di tossici e adesso sono diventato antiproibizionista. La verità è che questa è una legge nata dal confronto con tutti gli operatori.
Vita: Sarà, ma tolto don Gelmini è difficile trovarne uno dalla sua parte…
Giovanardi: Alcuni di loro, don Ciotti, Exodus, hanno un pregiudizio nei nostri confronti: non solo non entrano nel merito, ma nemmeno ci parlano. Quanto a San Patrignano evidentemente puntavano ad allargare l?area penale. Cosa che io non ho voluto. Anzi, grazie a questa legge ci saranno meno tossici dietro le sbarre. Io sono un democristiano, allergico per natura agli estremismi.
Vita: Detto della cannabis, come si spiegano i limiti dati alle altre sostanze?
Giovanardi: Il principio fondante è quello dell?evidenza scientifica: le soglie dipendono da quanti danni provoca una determinata sostanza sull?organismo.
Vita: È corretto però affermare che cocaina ed eroina sono più pericolose della marijuana?
Giovanardi: Sì, anche se uno spinello di oggi è più potente di quello di 20 anni fa.
Vita: Che cosa cambia concretamente passando da un sistema a più tabelle ad uno a tabella unica?
Giovanardi: In questo modo la nostra legislazione si uniforma alle indicazioni che ci arrivano dalle Nazioni Unite. L?Onu prevede una sola tabella perché ritiene nocive sia le droghe pesanti, sia quelle leggere.
Vita: Perché nel comitato a cui avete affidato la composizione delle tabelle non avete inserito alcun operatore, pubblico o privato?
Giovanardi: Quando l?Istituto superiore della sanità valuta se mettere in commercio un medicinale non chiede il parere dell?associazione dei consumatori. Ci siamo affidati alla comunità scientifica come fanno in tutta Europa.
Vita: Proprio dall?Europa attraverso Vita arriva un richiamo: nessuna legge è in grado di modificare i trend di consumo. Concorda?
Giovanardi: Gli ultimi dati dell?Onu dimostrano che il consumo di droga a livello mondiale è in calo. Questo significa che un forte impegno dei governi sul fronte normativo e del contrasto allo spaccio paga, come avvenuto negli Usa. L?obiettivo di questa legge era quello di dare un messaggio culturale, di dire ai genitori: «Guardate che lo Stato è al vostro fianco». Non pensiamo certo di aver fatto la rivoluzione. Siamo formichine che devono contrastrare gesti folli come quelli di don Gallo che si fuma uno spinello di fronte a una platea di giovani.
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