Non profit

Volontariato: Anpas, Maroni offende il Forum

Luigi Bulleri, Presidente Nazionale dell'A.N.P.AS. Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, replica a Maroni.

di Redazione

Quella di Arezzo è stata la conferenza del governo sul volontariato ed il Terzo Settore. L’Osservatorio Nazionale del Volontariato che ufficialmente l’ha convocata in base alla legge 266/91 nei tre giorni ha avuto un ruolo marginale. Dopo aver dato, alle associazioni che rappresentano in Italia milioni di volontari (che per Maroni sono di sinistra e non rappresentano nessuno), cinque minuti per valutare quattro anni di attività e per formulare le proprie proposte che nessun ministro, ad eccezione del Vice Presidente Fini, ha ascoltato; dopo aver messo i gruppi di lavoro (a quello coordinato dal sottoscritto hanno partecipato 268 rappresentanti di tutte le associazioni di volontariato, grandi e piccole) in condizioni di non lavorare per disagio ambientale, assenza di documenti ed altro ancora; il Ministro è venuto domenica a dirci appunto che Forum del Terzo Settore (di cui il Volontariato è parte) e grandi associazioni nazionali non rappresentano nulla. È un classico modo per eludere i problemi posti dalle associazioni stesse: – taglio alle risorse degli enti locali che ridurrà la loro spesa sociale; – trasformazione del Fondo Nazionale Sociale in fondo indistinto; – criteri per la legge sui livelli essenziali di assistenza che affossano il diritto dei cittadini ad una assistenza adeguata, il sistema dei servizi sociali sul territorio, il ruolo di protagonista del volontariato. Non si illuda Maroni che basti l?applauso della claque delle prime quattro file riservate. Il volontariato non è mai stato e non è né di destra né di sinistra. Nel Volontariato donne e uomini che non si riconoscono in nessun partito o che militano in partiti di destra o di sinistra operano nello spirito di solidarietà prima di tutto per promuovere e difendere i diritti dei cittadini. Con questo volontariato lui e il suo governo (come i governi precedenti) dovrà stabilire un ruolo corretto e positivo. E poi Maroni dica pubblicamente chi va a chiedere a lui privatamente favori.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.