Anche l’audience sarà con noi

«Fino a qualche tempo fa ci sentivamo dire che ?il sociale fa perdere ascolti?, poi a Sanremo si è parlato di Darfur, e gli ascolti sono saliti. Lo stesso alla cerimonia inaugurale delle Paralimpiadi. Insomma, certi luoghi comuni diffusi anche in Rai cominciano finalmente a saltare». Per il presidente del Segretariato sociale Rai, Carlo Romeo, Amore rappresenta una piccola rivincita portatrice di tante aspettative per il futuro. Vita: Romeo, quali sono le sue? Carlo Romeo: Comunicazione sociale, sensibilizzazione, coinvolgimento del servizio pubblico su un tema così delicato, ecco cosa mi aspetto da Amore. E per il Segretariato Rai è un?ottima occasione per dimostrare che si può fare comunicazione sociale e, quindi, servizio pubblico, su temi difficili come il sostegno a distanza, senza perdere ascolti. Vita: Come vi è venuto in mente un programma in prime time su Rai Uno dal titolo Amore e con una tematica come l?adozione a distanza? Romeo: Senza la Carrà e Rai Uno che ha deciso di rischiare, avremmo potuto fare poco. Noi siamo solo i rompiballe che in Rai ripetono le stesse cose da anni, facendo da ponte fra il sociale e viale Mazzini. Vita: Si aspetta una sorta di ?effetto a cascata? per il sociale in tv se l?ascolto sarà soddisfacente? Romeo: Io spero che finalmente la si pianti di pensare al sociale come qualcosa di lagnoso e sfigato da raccontare, il che presuppone intelligenza, sensibilità e fantasia? Che non è merce che si compra al supermercato. Un presidente Rai definiva alternativamente il Segretariato la foglia di fico e il fiore all?occhiello dell?azienda. Era una forzatura. Credo che comunque il momento più importante sia stato il contributo che abbiamo dato tre anni fa nella delegazione Rai per il contratto di servizio. Vita: Ma questo contratto è scaduto lo scorso 31 dicembre. Vi siete riuniti? Romeo: Non so. Non siamo più nella delegazione Rai per il rinnovo. E non voglio neanche sapere il perché.