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Scuola: cosa cambierà con il Dl Fioroni?

Una nota della Uil Scuola rilanciata dall'Agenzia Dire

di Redazione

Cosa succederà ora nelle scuole? E’ questa la domanda che gia’ centinaia tra docenti e genitori hanno rivolto alla segreteria nazionale della Uil Scuola dopo il varo del pacchetto istruzione, ieri, da parte del governo, nell’ambito dei provvedimenti sulle liberalizzazioni. Per venire rispondere ai dubbi di operatori della scuola e delle famiglie la Uil ha gia’ stilato una scheda sintetica sui cambiamenti che avverranno ora nelle scuole gia’ a partire dal 2007. I professionali restano nazionali e statali: Dal 1 settembre 2007, spiega la Uil, rimarra’ l’attuale assetto della scuola superiore. I licei economico e tecnologico, che non erano mai partiti, non ci saranno. Lo strumento del decreto legge consente ai ragazzi che debbono fare le prescrizioni entro gennaio di poter scegliere sapendo con certezza quale sara’ l’assetto della scuola il prossimo anno. Tra gli studenti che frequentano le scuole secondarie uno su cinque studia in questi istituti dove insegna il 21 % dei docenti di ruolo nella secondaria. Rilancio della cultura tecnico professionale: Vengono istituiti i poli tecnico professionali: si realizza un contenitore nel quale confluiscono l’istruzione tecnica e professionale le cui modalita’ sono tutte da definire. Una decisione che richiede tempi di realizzazione: al momento non c’e’ certezza della sua esistenza a partire da settembre prossimo. Nasceranno poi degli istituti tecnici superiori che dovranno fornire una competenza specialistica superiore, una carenza del nostro sistema di istruzione. Con questo provvedimento si delinea un polo superiore parallelo e alternativo all’universita’. Benefici fiscali per le donazioni: Si prevede un meccanismo che parte con il prossimo anno scolastico che tende a favorire l’ingresso di risorse finanziarie da aggiungere a quelle del bilancio pubblico. “E’ una sfida da verificare- sottolinea la Uil- Vanno poi stabilire con chiarezza le regole che assicurino il permanere della funzione pubblica della scuola” C’e’ un anno di tempo per riformare gli organi collegiali: Questa misura, non avra’ effetto immediato, e’ contenuta in un disegno di legge delega. Per definire la legge di riordino il ministro ha 12 mesi di tempo. Ci sara’ un dibattito parlamentare e un confronto sociale, spiega la Uil, su questo ma va stabilito chiaramente che la competenza didattica resta di assoluta ed esclusiva prerogativa dei docenti.


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