Formazione

Est contro Ovest, immagini d’America

Le Americhe sono due: la costa Est e la costa Ovest. Tra le cose che le differenziano ce n’è una nient’affatto secondaria: sono i fotografi che ne hanno documentato la vita

di Giuseppe Frangi

Le Americhe sono due. C?è la costa Est e c?è la costa Ovest. Tra le tante cose che le differenziano ce n?è una nient?affatto secondaria: sono i fotografi che ne hanno documentato la vita. Un vero solco divide le due sponde; come due storie che parlano linguaggi diversi pur stando all?interno di una stessa cultura. A raccontare questa storia parallela come una chiave per capire l?anima americana è un bel libro di Francesco Zanot, giovane studioso, allievo di un grande fotografo italiano, Giovanni Chiaromonte (che firma l?introduzione).

Quello di Zanot non è semplicemente un percorso storico: il suo approdo infatti arriva all?oggi, in quanto il libro è dedicato ai due più grandi attuali rappresentanti di quelle due tradizioni visive: Joel Meyerowitz e Richard Misrach. Il primo è il fotografo che ha avuto il ?privilegio? di fotografare per intere settimane le rovine delle Twin Towers. Il secondo è invece il nuovo Anselm Adams, ovvero l?interprete della dimensione spaziale e paesaggistica dell?America.

Come avrete capito, la differenza tra Est e Ovest è aperta e radicale. New York è stata la culla della fotografia sociale, quella che è nata per documentare la magica crescita della metropoli e poi tutte le sue terrificanti contraddizioni. La costa Ovest invece è terreno di coltura del mito americano, della sua idea di libertà: le dimensioni immense del paesaggio sono metafora di una civiltà che guarda sempre oltre il suo orizzonte.

Nella bella e documentatissima introduzione Zanot ripercorre passo passo queste due storie, attraverso le avventure dei loro rappresentanti più celebri. Si scopre così come la fotografia non abbia solo raccontato un?epopea ma sia stata lei stessa un?epopea. Come fu il caso della Photo league, un sodalizio di artisti accomunati dalla fede nella ?street photography?. Oppure come l?avventura di Robert Frank, il grande fotografo che per primo, con un viaggio durato due anni, documentò la provincia americana. Ne nacque un libro stupendo ma impietoso che Frank dovette pubblicare in Francia. Per questo quel libro, che rappresenta un passaggio epocale nella storia della fotografia, ha stranamente un titolo in francese: Les Américains.

Meyerowitz, Misrach e gran parte dei protagonisti della fotografia americana hanno però un dato che li accomuna: quello di essere ebrei. Come sottolinea Zanot, c?è il bisogno di fare memoria dietro questa straordinaria vocazione al click.

Francesco Zanot
Il Momento anticipato. Joel Meyerowitz, Richard Misrach
Edizioni della Meridiana,
pp. 262, euro 25


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