Welfare

Attesa per il nuovo Consiglio Onu per i diritti umani

I lavori della morente Commissione sono stati sospesi subito dopo l'apertura in attesa dell'esito dei dibattiti sul Consiglio.

di Redazione

La sessione annuale della Commissione dell’Onu dei diritti umani, forse l’ultima della storia, si e’ aperta stamane a Ginevra con una immediata sospensione dei lavori per un’intera settimana. L’aggiornamento e’ stato deciso con il consenso dei 53 Paesi membri del massimo organo dell’Onu per la promozione dei diritti fondamentali in attesa di conoscere l’esito dei dibattiti sulla creazione del Consiglio dei diritti umani chiamato a sostituire al piu’ presto la Commissione. Si tratta di ”circostanze eccezionali”, ha affermato il presidente della 62esima sessione della Commissione, l’ambasciatore peruviano Manuel Rodriguez Cuadros. I lavori riprenderanno il 20 marzo. L’incertezza e’ grande sul destino del progetto di Consiglio dei diritti umani: una decisione in merito era prevista la settimana scorsa a New York, ma la riunione dell’Assemblea generale dell’Onu indetta a tale scopo e’ stata rinviata ai prossimi giorni nella speranza di far cadere l’opposizione Usa. Se a New York si decidera’ di creare un Consiglio dei diritti umani, la Commissione dovra’ organizzare la transizione. Se non si raggiungera’ un’intesa, la Commissione si svolgera’ invece con un ordine del giorno simile a quello degli scorsi anni. Il presidente Cuadros ha affermato che fara’ di tutto per evitare ”un vuoto di protezione” per le vittime di violazioni dei diritti umani, ma cinque settimane saranno poche per poter ascoltare tutti rapporti dei relatori speciali della Commissione su temi scottanti quali la tortura, la fame, la liberta’ religiosa o d’espressione, e per discutere risoluzioni sulle violazioni. Culla della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Commissione ha perso credibilita’ e, criticata da ogni parte per i suoi silenzi e per la sua composizione, e’ stata ‘condannata a morte’ dalla comunita’ internazionale. Lo stesso segretario generale dell’Onu Kofi Annan ne ha chiesto la riforma, e nel settembre scorso a New York i capi di Stato dei Paesi dell’Onu si sono pronunciati per la creazione di un Consiglio dei diritti umani. Il progetto per un nuovo Consiglio dei diritti umani prevede di ridurre la composizione a 47 Paesi membri eletti a maggioranza assoluta dall’Assemblea, di procedere ad un esame della situazione dei diritti umani in ognuno dei Paesi membri e di portare a tre le sessioni annuali per un totale di almeno dieci settimane. La proposta ha l’appoggio di quasi tutti i Paesi membri dell’Onu, di Kofi Annan e di numerose organizzazioni per la difesa dei diritti umani. Gli Stati Uniti, invece, insistono per un Consiglio composto da un massimo 30 Paesi eletti con una maggioranza dei due terzi, per sbarrare la strada agli Stati che violano i diritti umani.


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