Mondo

Giappone: basta punizioni corporali nelle classi

Le scuole giapponesi ripensano il proprio sistema educativo

di Sara De Carli

La scuola giapponese si ripensa. Un panel di esperti, al lavoro sul bullismo, ha ora consigliato di proibire agli insegnanti di punire gli alunni picchiandoli. Lo dice la BBC.
Tutto è cominciato con un rapporto sul legame tra bullismo e suicidi giovanili: per la prima volta il Giappone ha ammesso che esiste un legame. 14 dei 40 suicidi verificatisi tra il 1999 e il 2005 tra ragazzini sono infatti riultati collegati a episodi di bullismo. Allarmati dal rapporto, la commissione – guidata dal Nobel Ryoji Noyorl – lo scorso novembre ha invitato gli insegnanti a punire aspramente il bullismo, e prevedeva un giro di vite contro i docenti che facevano finta di niente. Peccato che molti lo abbiano fatto con punizioni fisiche e corporali, ora in discussione.

Nel mondo sono 109 gli Stati che hanno bandito le punizioni corporali per i bambini. Nelle scuole di 22 Stati degli Usa le punizioni fiische sono ancora ammesse: le statistiche dicono che più di 300mila alunni americani sono stati disciplinati a colpi di botte nel 2002/2003.


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