Volontariato

Cooperazione allo sviluppo: dieci richieste a chi governer

Le organizzazioni non governative hanno diffuso un appello con dieci richieste per una nuova politica della cooperazione

di Emanuela Citterio

Un decalogo per chiedere ai candidati alla prossima legislatura ?una nuova politica di cooperazione? e ?un nuovo modello istituzionale e organizzativo? per affrontare i problemi della povertà nel mondo. E’ il contenuto dell’appello in dieci punti lanciato dalle organizzazioni non governative italiane, che potete scaricare dal sito di Vita. A lanciare l’appello a chi sarà al governo nei prossimi cinque anni è l’Associazione delle Ong italiane, insieme al Forum permanente del Terzo settore, a Medici con l?Africa-Cuamm e alla Fondazione culturale responsabilità etica. Una delle proposte più innovative è “la nomina, presso il ministero degli Affari Esteri, di una figura politica che porti all?interno del Consiglio dei ministri i problemi della cooperazione allo sviluppo e l?istituzione di una agenzia che gestisca in autonomia le attività di cooperazione. Le ong italiane denuciano i tagli avvenuti negli ultimi anni nei confronti delle attività di cooperazione dell’Italia nei Paesi in via di sviluppo, e la recente decisione dell’Italia di non pagare più i propri contributi alle agenzie delle Nazioni Unite. “Gli interventi realizzati dalla cooperazione italiana hanno evidenziato gravissimi limiti di strategia, finanziamento ed efficienza”, scrivono nell’appello le ong italiane. “L’Italia è l’ultimo dei Paesi più industrializzati in termini di aiuto pubblico allo sviluppo: 0,15% del Pil”. E’urgente un profondo ripesnamento del modo con cui in Italia istituzioni e società civile affrontano i problemi della povertà nel Sud del pianeta. Occorre dotarsi di una nuova politica di cooperazione e di un nuovo modello istituzionale e organizzativo che siano all’altezza della responsabilità del Paese”. “E’ necessario cambiare l?idea di una politica di cooperazione concepita come elemosina caritatevole e compassionevole per renderla invece una politica che coinvolga tutto il governo, quindi tutto il Paese? afferma Giovanni Putoto, di Medici con l?Africa-Cuam. Edo Patriarca, portavoce del Forum Terzo settore, dopo aver lamentato ?l?impoverimento drammatico del sociale avvenuto negli ultimi anni?, ha chiesto che ?questa nuova cultura della cooperazione trovi spazio nella prossima legislatura?.

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