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Davos: al via il World Economic Forum

Comincia oggi il Forum economico mondiale. Attese epr il discorso di Angela Merkel, bloccata per la neve e costretta a raggiungere la città in macchina

di Giulio Leben

Chiude il World social forum di Nairobi e comincia quello economico di Davos. Nella cittadina svizzera, dove ha aperto oggi e durerà fino al 28 gennaio prossimo il forum economico mondiale, 2400 partecipanti circa (solo un 16,1% di donne), fra cui 24 capi di Stato e di Governo e 800 amministratori delegati, affolleranno le 228 sessioni previste dal programma. Si discuterà di effetto serra, energie rinnovabili, sviluppo sostenibile, economia, politica, filantropia e futuro. Mentre fuori e dentro gli edifici, a sorvegliare il buon andamento del Forum, ci penserà un sistema di sicurezza da 8 milioni di franchi svizzeri (5 milioni di euro circa), e un esercito di oltre 5000 soldati che blinderanno la kermesse alla stregua di un «incontro privato».

Partenza sottotono, però, specie per l?Italia che a Davos è presente con un solo ministro, quello dell’Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, e dove si attendono appena una decina di amministratori delegati e supermanager italiani fra i quali: Giuliano Meroni (AMD), Gian Maria Gros-Pietro (Autostrade SpA), Corrado Passera (Banca Intesa), Carlos A. Bulgheroni (Bridas Corporation) Matteo Arpe (Capitalia) Mario Moretti Polegato (Geox), Carlo Pesenti (Italcementi SpA), Roberto Quarta (Italtel SpA) e Dieter Rampl (UniCredit).

Presenza sui generis, invece, quella di Andrea Muccioli della comunità di San Patrignano, un invito-premio della Schwab Foundation (www.schwabfound.org), creatura non profit fondata nel 1998 dall?ideatore del World Economic Forum, Klaus Schwab e consorte.

Sempre sul fronte della società civile, presenti circa 80 Ong da tutto il mondo, in parte coinvolte o promotrici di alcune manifestazioni di protesta contro il World Economic Forum, come ad esempio «L?Altra Davos», contro-conferenza curata da Attac insieme a una ventina di organizzazioni e sindacati a Zurigo, (e consacrata quest?anno al tema della precarietà), e i simbolici «Public Eye Awards» (www.evb.ch) dedicati alle aziende che, nel corso dell?anno, si sono distinte per il totale dis-impegno in materia ambientale, sociale e fiscale.

Sito ufficiale del World Economic Forum

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