Formazione

Il comitato ad hoc: «il nuovo sistema? uguale a prima»

«Non credo che cambi qualcosa». Il passaggio da un sistema fondato su sei tabelle ad un unico elenco non scuote di una virgola il tossicologo dell’università di Milano, Franco Lodi.

di Redazione

«Non credo che cambi qualcosa». Il passaggio da un sistema fondato su sei tabelle ad un unico elenco non scuote di una virgola il tossicologo dell?università di Milano, Franco Lodi. Una dichiarazione sorprendente considerando che il professore è uno degli undici esperti a cui il governo Berlusconi ha affidato il compito di stabilire il confine fra consumo e spaccio così come previsto dalla nuova legge sulla droga voluta da Fini e portata a casa da Giovanardi. L?ormai famigerato elenco, la cui gestazione è stata molto più lunga e complicata del previsto, è infatti figlio di un comitato di esperti che per settimane ha lavorato nell?occhio del ciclone. L?accusa? La marcata colorazione politica del comitato. Difficile però non notare come la biografia di almeno otto degli esperti presenti abbia incroci evidenti con il centrodestra. Sintomatico il caso del finiano di ferro, Nicola Carlesi che, dopo esser stato congedato in modo ancora misterioso dalla poltrona di capo del dipartimento Antidroga in coincidenza con il passaggio di competenze sulle politiche antidroga dal numero uno di An al ministro per i Rapporti con il parlamento, Carlo Giovanardi, è stato reintegrato nella lista degli undici in piena zona Cesarini.


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