Sostenibilità

Csr: le aziende farmaceutiche nel mirino dei consumatori

Una ricerca Usa mostra come i cittadini siano sempre più sensibili alla responsabilità sociale di queste industrie. Che spesso condiziona l'acquisto dei farmaci

di Gabriella Meroni

Le aziende farmaceutiche americane rischiano di perdere clienti se non si impegneranno maggiormente per migliorare la salute delle persone. Lo ha stabilito una ricerca di mercato diffusa oggi e pubblicata sul Financial Times.

L’opinione dei consumatori ha un peso sempre maggiore nella scelta dei farmaci, tanto che l’80 per cento di loro si dice disposto a cambiare la marca di un medicinale a seconda dell’opinione sull’azienda che lo produce. Tale opinione è basata sugli sforzi del produttore di sviluppare farmaci per malattie orfane, sulla sicurezza dei medicinali e sul loro costo. Il sondaggio, realizzato dalla Pwc su un campione di 500 individui (tra consumatori e dirigenti di aziende farmaceutiche), mostra come il 78% degli intervistati tenga conto della reputazione dell’azienda farmaceutica quando decide di intraprendere una terapia.

I risultati del sondaggio contraddicono la diffusa credenza secondo la quale è il medico con le sue prescrizioni a determinare in modo dominante la scelta dei medicinali da parte dei pazienti. Sembra inoltre incrinare la convinzione, tanto diffusa tra i vertici delle aziende mediche, secondo la qualela percezione del consumatore è quasi del tutto irrilevante nel mercato farmaceutico.

L’analisi mette quindi in luce la notevole distanza che separa l’opinione pubblica e la sua visione da quella dei dirigenti delle aziende del settore medico, e ha messo sull’avviso le aziende stesse, consigliandole di investire di più in sicurezza e promozione della salute. Solo metà del campione infatti ritiene che le aziende farmaceutiche abbiano fatto abbastanza per monitorare la sicurezza e per prevenire i rischi per la salute una volta lanciato un prodotto. La stessa percentuale è inoltre soddisfatta degli sforzi messi in campo dall’industria per cercare nuove terapie per malattie incurabili.

Più del 94 per cento dei consumatori e il 75 per cento dei dirigenti d’azienda pensa che si spenda troppo per la pubblicità dei farmaci, e solo il 10 per cento ritiene tali pubblicità esaurienti e utili per i consumatore. Il 62 per cento dei consumatori e il 20 per cento dei dirigenti, infine, ha la sensazione che le aziende farmaceutiche spesso manipolino o nascondano gli effetti negativi delle sperimentazioni dei farmaci per non compromettere le vendite.


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