Volontariato

Afghanistan: proventi dell’oppio finanziano i talebani

L'alleanza tra guerriglia e signori della droga minaccia il successo del programma di eradicamento delle coltivazioni di oppio.

di Redazione

”I terroristi e i trafficanti di droga sono molto legati e si oppongono alla campagna di sradicamento dell’oppio lanciata ieri dal governo di Kabul”: non traspare molta speranza per un nuovo Afghanistan nelle parole di Mohammed Daud, governatore della provincia meridionale di Helmand, la piu’ ricca di coltivazioni di oppio. Il capo del distretto di Nad Ali, Haji Mohammed Qasem, spiega: ”Taleban e trafficanti di droga collaborano, perche’ hanno il comune interesse a destabilizzare la provincia, i primi per discreditare lo stato, i secondi per fare i loro affari. Nei due casi il denaro della droga finanzia la lotta”. L’alleanza tra guerriglia e boss della droga non e’ un segreto, e neanche i legami occulti tra baroni dell’oppio e alcuni funzionari governativi che li appoggiano per arricchirsi. Ma il tema torna oggi di forte attualita’ all’indomani della nuova campagna, lanciata dal governo di Kabul, per sradicare l’oppio. A confermare la sorte incerta che grava sui buoni propositi del governo di Karzai il ten. col. Henry Worsley, uno dei capi del contingente britannico che si sta attestando nella provincia, a fianco dei canadesi, aggiunge:”Qui non si possono separare taleban da trafficanti di droga”. In diverse province instabili, come quella dell’Helmand, sono state trovare negli ultimi mesi numerose lettere anonime, attribuite ai taleban, in cui i contadini venivano minacciati di rappresaglie se avessero abbandonato le coltivazioni d’oppio. Alle minacce si accompagnava la promessa di difenderli da ogni iniziativa per distruggere le coltivazioni (in tutto 26.500 ettari nel 2005 e una attesa crescita per quest’anno). Non troveranno quindi una favorevole accoglienza i 1.500 poliziotti inviati in questa provincia per il difficile compito di sradicare l’oppio. I contadini non si opporranno, taleban e trafficanti si’. I guerriglieri gia’ stanno minando le strade – rivela una fonte della sicurezza – attraverso le quali scenderanno gli agenti di Kabul.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA