Sostenibilità

Ambiente: la minaccia degli e-waste

Dossier-denuncia del Wwf Italia sul pericolo dei rifiuti tecnologici

di Giampaolo Cerri

Si chiamano e-waste, dove “e” sta per electronic e waste per rifiuto. Sono i cascami della nostra era tecnologica che finiscono, anch’essi, per devastare l’ambiente. Secondo il rapporto del Wwf che potete scaricare in allegato, ogni cittadino europeo produce, infatti, in media 20 kg circa / anno di e-waste che nei prossimi 5 anni è previsto con crescite tra il 16 ed il 28%. E il futuro non è roseo: per il 2005, per ogni nuovo computer immesso sul mercato USA, un altro sarà destinato a rottamazione, mentre allo stato attuale meno del 20% dei computer dismessi in USA è riciclato o riutilizzato . Ogni anno in Italia sono prodotte 6 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici e elettronici, il 4% di quelli UE, con un tasso di crescita stimato a circa tre volte più di quello dei restanti rifiuti urbani. «Senza un adeguato trattamento preliminare le apparecchiature elettriche ed elettroniche che entrano nel flusso dei rifiuti provocano gravi danni ambientali e sanitari», dicono al Wwf. La quasi totalità del rifiuto elettrico ed elettronico italiano è destinata alla discarica dei rifiuti urbani».


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