Politica

Onu: Annan striglia l’Italia per taglio a Agenzie

Il segretario generale scrive all'ambasciatore italiano alle Nazioni Unite Spatafora

di Paul Ricard

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, critica la decisione del governo italiano di tagliare i fondi alle principali agenzie dell’Onu. La missiva, partita dal Palazzo di Vetro verso Roma, risale al 2 marzo scorso. A ricevere la lettera è stato l’ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Marcello Spatafora. Annan parla di “profonda preoccupazione per la possibilità che il governo italiano decida di ridurre o di eliminare completamente i contributi volontari ai Fondi e ai Programmi delle Nazioni Unite nel 2006”. La lettera sarà pubblicata integralmente domani dal Manifesto. Annan ricorda gli impegni presi dalla comunità internazionale per “il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio entro il 2015”. Obiettivi raggiungibili anche grazie al ruolo “essenziale e molto visibile” che hanno le agenzie delle Nazioni Unite, impegnate anche nel dare risposta alle crisi umanitarie, ai problemi più generali dello sviluppo, alle violazioni dei diritti umani e alla minaccia delle pandemie. “Il sostegno finanziario costante ai Fondi e ai Programmi delle Nazioni Unite da parte di donatori importanti come l’Italia è essenziale”, nota Kofi Annan, “per aiutare il loro lavoro in queste importanti aree”, fondamentali per la sicurezza, la stabilità e la prosperità internazionali. Ma, soprattutto, la decisione di tagliare i contributi volontari alle agenzie Onu mette in pericolo il ruolo di leadership dell’Italia in ambito internazionale. Per questo, conclude Annan, il governo italiano deve essere cosciente “dell’importanza determinante di un sostegno finanziario continuato dell’Italia al lavoro del sistema delle Nazioni Unite”.

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