Formazione

Sri Lanka: evacuato Ospedale CRI

Barra, «ennesimo silenzioso episodio di coraggio»

di Paolo Manzo

L?Ospedale di Vakarai, in Sri Lanka, dove la CRI ha in corso un Progetto in pieno coordinamento operativo con il CICR, è al centro di una zona in cui si scontrano le truppe governative e gli armati dell?Esercito di Liberazione.

Il Delegato CRI Pino Ungaro ci informa che il 18 gennaio ci sono stati ripetuti scontri nella zona adiacente l?Ospedale, sono stati colpiti i campi profughi con feriti non gravi e nessun decesso. Il 19 gennaio lo staff CRI è stato avvisato di evacuare l?Ospedale, dopo una breve consultazione telefonica con i Medici in loco e con i Rappresentanti del CICR, è stata organizzata l?evacuazione. Tutto è avvenuto nel massimo ordine ma in tempi molto stretti imposti dai militari.

Dopo l?evacuazione le truppe governative sono entrate nel territorio e sembra che la zona sia sotto il totale controllo dei Governativi. Non si hanno notizie certe su cosa sia successo.

Il personale dell?Ospedale CRI ha operato con il massimo impegno e siamo orgogliosi di tutti, medici e infermieri, operai e meccanici i quali hanno avuto un solo preoccupazione, non quello di andar via, ma quello di dover lasciare i loro pazienti, il loro Ospedale.

Hanno solamente chiesto ?quando possiamo rientrare?, con ciò dimostrando nei fatti un esemplare spirito di umanità e coraggio.

Grande soddisfazione esprime il Presidente Nazionale della CRI Massimo Barra di fronte a questo «ennesimo silenzioso episodio che vede la Croce Rossa Italiana in prima linea, in perfetta sintonia e coordinamento operativo con il CICR, con Delegati CRI che si comportano con coraggio ed efficacia e trasmettono la notizia quasi considerando questi episodi relativamente routinari, mentre tali non sono».

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