Cultura

Scuola: vietato reiterare l’iscrizione

di Salvatore Nocera

di Redazione

Con la Circolare del 21/12/06 prot n. 11699, il neo Dirigente degli ordinamenti Dr Dutto, che regge anche la Dir. Generale per lo studente, ha diramato il Parere del Consiglio di Stato , che si riporta e che riguarda tutti gli studenti , ma in particolare quelli con disabilità, che intendano ? reiterare ? un secondo ciclo di studi superiori, dopo averne concluso uno precedente, negando l?esistenza di un diritto circa tale ipotesi.
La questione riguarda gli alunni con disabilità, specie del Sud. Infatti, proprio nel Sud, dove la cultura, la prassi e, certamente, anche i fondi, dei servizi alla persona sono scarsi, accade assai spesso che le famiglie di alunni con disabilità, specie intellettiva, dopo aver fatto frequentare al figlio un regolare ciclo di un quinquennio di scuola superiore, non sapendo cosa fargli fare, lo riscrivono ad un altro ciclo di studi superiori. Questa situazione riduce la scuola ad un ? parcheggio?, mettendo a serio rischio i principi e la prassi della qualità dell?integrazione scolastica. A seguito del ripetersi di tali anomale situazioni, il Ministero ha inoltrato una richiesta di Parere al Consiglio di Stato, il quale si è pronunciato in Ottobre ed il Ministero, in Dicembre, proprio a ridosso delle iscrizioni, ha diramato tale parere.
Il parere sembra corretto, sia perché non discrimina gli alunni con disabilità rispetto ai compagni, esprimendo un parere negativo alla reiterazione di iscrizione per tutti gli alunni.
Sono certo che questo Parere del Consiglio di Stato scontenterà molti genitori, facendoli gridare allo ? scandalo che la scuola rifiuta i disabili?. L?atteggiamento di questi genitori, a mio avviso, dovrebbe essere, invece, quello di pretendere dalle associazioni, di cui fanno parte, una maggiore capacità di negoziazione politica per ottenere , sul proprio territorio, quel coordinamento dei servizi in rete, che altre associazioni hanno già ottenuto, talora partendo dal nulla, in altre realtà italiane, e non solo del Nord. Si pensi al lavoro di promozione sociopolitica che sta realizzando la FISH?Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell?Handicap) in una delle Regioni più deprivate d?Italia e che, invece, anche grazie a ciò, mostra chiari segni di vitalità e di speranza.

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