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Obiettori: definito un testo di riforma della legge
Inizia l'iter un provvedimento che cancella il divieto per gli obiettori a partecipare a concorsi per Forze Armate e polizia
Il Comitato ristretto della Commissione Difesa ha definito il testo unificato 197 che riunisce varie pdl dirette a rivedere la legge 230 del 1998 in materia di obiezione di coscienza. Il progetto, anche in riferimento e richieste e ricorsi presentati da numerosi obiettori contro la normativa vigente che nega loro il diritto di partecipare a concorsi per l’arruolamento nlle Forze Armate e nelle forze di polizia o in altri corpi in cui sia prevista la detenzione di armi, fa cadere questo divieto per gli obiettori che abbiano rinunciato al loro status.
La rinuncia deve essere fatta con apposita dichiarazione irrevocabile presso l’Ufficio nazionale per il servizio civile decorsi almeno due anni dalla conclusione del servizio stesso. Le linee guida del testo unificato – illustrato dalla relatrice Roberta Pinotti (Ulivo) prevedono, inoltre, che non costituisca impedimento all’esercizio della obiezione di coscienza essere titolare di licenze o autorizzazioni relative ad armi o materiali esplodenti non dotate di ”significativa capacita’ offensiva”. La individuazione di queste armi e’ demandata a successivo decreto del Viminale. Sul testo, composto solo da due articoli, dovra’ essere ora avviata la fase conclusiva dell’iter preparatorio.
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