Non profit
Ma il Libro volontari come si tiene?
La questione in realtà è molto semplice, ha una sua logica ed è pensata per semplificare la vita alle organizzazioni, non per complicarla.
di Redazione
Come si tiene il Libro dei volontari? (F. L.)
Molte persone che intendono costituire enti di volontariato registrati (o trasformare il proprio) trovano notevole difficoltà a comprendere la ragione per la quale si debba tenere un Libro dei volontari. La questione in realtà è molto semplice, ha una sua logica ed è pensata per semplificare la vita alle organizzazioni, non per complicarla. L?organizzazione assicura i suoi volontari all?inizio dell?anno, comunicandone il numero all?assicurazione. A fine anno l?odv comunica quanti sono stati i nuovi entrati e quanti sono usciti dall?organizzazione; la differenza comporta un conguaglio nel pagamento della polizza. I nuovi entrati, in qualsiasi momento dell?anno abbiano iniziato l?attività, sono coperti da assicurazione a condizione che le loro generalità (alla pari dei ?vecchi? volontari) siano state riportate nel Libro dei volontari. Questo deve essere vidimato, e fa fede nei confronti dei terzi (cioè dell?assicurazione). Pertanto, se il signor Pinco Pallino si è infortunato nel corso dell?attività di volontariato, basta che il suo nominativo sia stato inserito in data anteriore all?incidente nel Libro dei volontari (con la formula «In data …, il sig. Pinco Pallino, nato a ecc. inizia l?attività di volontario. Firma del rappresentante legale o di suo delegato). Gli inserimenti devono essere ordinati cronologicamente e le pagine devono essere barrate una volta inserito l?ultimo nominativo del giorno. A scanso di equivoci, i nominativi devono essere inseriti al massimo due volte; la prima, al momento di inizio di attività; la seconda, quando il volontario decide di sospenderla.
Ciessevi- Centro servizi volontariato Milano
Info: www.centriserviziovolontariato.it
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